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Mimmo Carratelli: “Attenti, Reja ci conosce bene”

Senza più soste e di gran carriera fino a Natale. Il Napoli è atteso da nove partite (due di Champions) che orienteranno il futuro della stagione. Dentro o fuori la Champions, dentro o fuori le posizioni di vertice del campionato. Decisivo è il match col Manchester City per non “retrocedere” in Europa League. Significativo sarà l’intreccio di tre partite in nove giorni per i “quartieri alti”: oggi Napoli-Lazio, sabato 26 Lazio-Juventus, martedì 29: Napoli-Juventus. Una cosa alla volta, dice De Laurentiis. Inutile stressarsi a fare calcoli e previsioni. La Lazio prende per sé tutta l’attenzione possibile anche se tre giorni dopo ci sarà il City al San Paolo. La partita può definirsi cruciale. Il Napoli ha bisogno di recuperare punti (due sconfitte nelle ultime quattro gare). La Lazio, lanciatissima, è in serie positiva da otto partite (sei vittorie), imbattuta fuori casa (4 vittorie e un pari). Non ci potrebbe essere collaudo più probante per il rilancio del Napoli sotto la suggestione del confronto fra i due allenatori che hanno fatto la storia recente del club azzurro: Clint Eastwood Reja e Sean Penn Mazzarri. Il Napoli va in campo con tutti i titolarissimi. Alla Lazio mancherà Klose (più Dias e Mauri). Il vantaggio è notevole. Fuori il migliore attaccante, il migliore difensore e il migliore centrocampista. Alla Lazio “brucia” il 4-3 dell’anno scorso (l’espulsione di Biava e il gol di Brocchi, palla dentro, non visto dall’arbitro). L’arbitro era Banti. Neanche il guardalinee Luca Maggiani di La Spezia vide il gol. Caso curioso: stasera Maggiani sarà di nuovo al San Paolo contro la Lazio, stavolta con Rizzoli. Il successo azzurro (tre gol di Cavani) respinse l’assalto della Lazio alla Champions tenendo in corsa il Napoli a sette giornate dalla conclusione del torneo. La Lazio giocherà la “rivincita” in una posizione di forza, prima in classifica, 7 punti avanti al Napoli che però ha da recuperare la gara con la Juve. Giocherà per mantenere il ruolo di eccellente outsider dello scudetto. Reja conosce bene il Napoli. L’ha già bloccato due volte e, alla terza occasione, ha patito la beffa del 4-3. Con la difesa a quattro chiuderà le corsie esterne e punterà alla superiorità numerica a centrocampo come nelle precedenti occasioni, giocando con una sola punta (Cisse). A centrocampo il Napoli riguadagna il pressing di Gargano ma forse gioca Dzemaili. Avrà bisogno del migliore Inler per fronteggiare Hernanes e Ledesma, mentre Hamsik dovrà lavorare duro in ripiegamento per assicurare la necessaria intensità nella zona centrale e proporre il contrattacco. Dalle invenzioni di Hamsik ed Hernanes, i talenti nel cuore del gioco, potranno scaturire gli episodi determinanti. Il Napoli ha un’arma in più: lo scatenato Lavezzi di quest’anno che ha più voglia di tutti (e non ha mai segnato alla Lazio). Potrebbe essere il Pocho il grimaldello azzurro per far saltare il a cura di Italo Cucci dispositivo difensivo laziale e se Cavani, rilanciato dalle partite con la nazionale uguruayana, tornerà a galoppare verso il gol con la brillantezza dei giorni migliori, il match sorriderà al Napoli rompendo l’annunciato equilibrio fra le due squadre.

Fonte: Il Roma.net

La Redazione

M.V.

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