Lucasz Milik, fratello dell’attaccante azzurro Arek, si occupa di una scuola calcio proprio in Polonia. Ai microfoni del portale Przegladsportowy ha parlato, tra le altre cose, anche del fratello e del modo in cui è riuscito ad affacciarsi al calcio europeo: “Si è trasferito in Bundesliga nel momento sbagliato. In inverno c’è un tempo molto breve per abituarsi al clima, non era completamente preparato. Lo sa lui stesso. Fu Arek a decidere, non ho interferito. È la sua vita, le sue decisioni. Un club organizzato lo ha cercato, è difficile rifiutare. I tedeschi erano determinati.
Ho seguito sempre Arek, ho visto come ha sopportato le sconfitte e ha reagito ai fallimenti. Infortunio e critiche? Si è allenato, ha giocato e non ci ha prestato attenzione. È sopravvissuto e poi è tornato in vetta. Arek ha mostrato il potenziale fin dalla giovane età, tutti quelli che l’hanno visto se ne sono accorti.
Arek si è dedicato al calcio sin da quando era bambino. Oggi è a Napoli. Ci sono stati due infortuni gravi lungo la strada, ha dovuto mostrare perseveranza. Non ha giocato molto ultimamente, era sotto pressione da parte dei media e dei sostenitori. E nelle ultime settimane è riuscito a mostrare il suo valore sia in Nazionale che nel Napoli“.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro