In casa Milan è scoppiato un nuovo “caso Donnarumma”. Dopo un estate turbolenta, terminata con il rinnovo del giovane portiere rossonero, il Corriere della Sera parla di una risposta del clan di Mino Raiola che vorrebbe l’annullamento del contratto ricordando i fatti dello scorso 11 Luglio:
“In quel martedì di luglio l’agente non era presente negli uffici di Casa Milan, mentre l’avvocato Rigo per protesta lasciò la stanza al momento degli autografi. Così Gigio, dopo aver percepito tre mensilità, ha inviato un documento ai dirigenti in cui sostiene di essere stato oggetto di pressioni psicologiche, firmando senza la necessaria serenità. Se dimostrato, la violenza morale che costituisce un vizio del consenso ai sensi dell’articolo 1435 del codice civile determina l’annullabilità del contratto”.
Con il Real Madrid ad un passo da Kepa è il Psg la squadra più accreditata alle prestazioni del calciatore ed i francesi attendono novità su questa ormai annosa questione.
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