Federico Giunti, ex giocatore ed ex allenatore del Milan Primavera, ha rilasciato delle dichiarazioni importanti sulle giovani promesse rossonere.
Ha allenato nella Primavera rossonera giocatori come Colombo, Nasti e Daniel Maldini. Colombo ha fatto bene ad andare un anno a giocare in prestito al Monza? Può diventare la nuova punta della Nazionale?
“Il Milan sta facendo fare le ossa a Colombo. Lui ha dimostrato a Lecce e a Monza di poter giocare nel team rossonero. Ha fatto bene a fare un’ulteriore tappa intermedia, dove ha la possibilità di giocare molto di più. Palladino gli sta dando fiducia, alternandolo con altri giocatori. E’ un calciatore dal punto di vista mentale già pronto per un certo livello, ma deve avere un po’ più di cattiveria in area di rigore. E’ un attaccante moderno, il futuro è dalla sua parte. Nazionale? Una tappa alla volta, deve migliorare prima il score realizzativo. Lorenzo può giocare sia da solo come punta centrale che con un calciatore vicino”.
Mentre Nasti, dopo il prestito al Cosenza, sta giocando in prestito al Bari. Che cosa ne pensate?
“Abbiamo fatto un percorso di due anni insieme, dove ci sono stati degli alti e degli bassi. L’anno scorso a Cosenza è partito un po’ in sordina, ma poi ha salvato la squadra. Anche al Bari sta avendo spazio. A differenza di Colombo, Marco riesce a tramutare le palle sporche in gol. E’ un giocatore generoso, così come dimostrato le ammonizioni che prende. Deve fare il suo percorso. In Serie A ci arriva”.
Mentre Daniel Maldini?
“Sono due-tre anni che sta lottando con alcuni problemi fisici che gli hanno sicuramente condizionato il rendimento. E’ il più talentuoso dei tre, può fare tutto dal punto di vista tecnico. Può giocare ovunque dietro ad una prima punta, visto che riesce a fare in maniera ottimale le due fasi. Mezzala tecnica in un centrocampo a tre? Sicuramente, ha un meccanismo aerobico che gli permette di fare tutto”.
Tiago Djalò all’Inter non sarebbe una beffa per il Milan?
“E’ rimasto solo sei mesi al Milan, poi ha fatto un percorso importante al Lille. Adesso è sul mercato perché va a scadenza ed è un giocatore affidabile. Il Milan non deve avere nessun rimpianto su Djalò, sia perché all’epoca non era pronto sia perché è stato inserito nell’operazione Leao”.
Le seconde squadre sono il giusto cuscinetto tra il settore giovanile ed il mondo professionistico?
“Assolutamente, sì. La Juve ha dimostrato la grande utilità delle seconde squadre. I giovani calciatori, prima di passare al calcio professionistico, devono sicuramente lo sfruttamento delle seconde squadre”.
William Scuotto per TvPlay
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