Stefano Pioli, allenatore del Milan reduce dalla vittoria contro la Fiorentina nell’ultimo turno di campionato prima del Mondiale, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo aver ritirato il premio Sport e Civiltà consegnatogli presso il Teatro Regio di Parma.
Ieri una vittoria arrivata nel finale: il Milan ci crede sempre. “La squadra è sicuramente cresciuta dal punto di vista mentale e credo che sappia riconoscere le opportunità… Dopo la brutta prestazione di Cremona, che è stato il nostro passaggio più critico e che ci ha danneggiato la classifica – con le ultime due vittorie il nostro sarebbe stato un ottimo inizio di campionato, tralasciando il campionato eccezionale del Napoli -, ieri sapevamo che dovevamo dimostrare di poter finire bene e con l’atteggiamento giusto; abbiamo giocato con grande intensità, incontrando un avversario che ci ha creato grandi difficoltà: vincere queste partite significa crederci, avere spirito e avere qualità, perché altrimenti se non hai qualità e spirito di squadra di alto livello queste partite non le vinci”.
Come crede torneranno i suoi calciatori dal Mondiale? “Abbiamo tanti obiettivi da raggiungere: c’è il campionato, la Coppa Italia, la Supercoppa, la Champions League… C’è un gruppo motivato e stimolato, quindi anche chi tornerà dal Mondiale lo farà con la mentalità adatta per fare il meglio possibile”.
Prima parte di campionato: un bilancio. “È un campionato anomalo, particolare e difficile: stiamo facendo dei bilanci che non sono corretti, perché ci sono ancora 23 partite e c’è spazio per tutte le squadre. È anomalo anche il cammino del Napoli, sta facendo dei risultati incredibili. Vedere come usciranno i giocatori dal Mondiale e i relativi staff…”.
Come sarà il vostro programma durante la sosta? “Non si è mai giocato nella storia del calcio così tante partite, quindi riposare sarà importante. Poi dal 2 dicembre riprenderemo la preparazione, giocando tante amichevoli, allenandoci a Milanello per una settimana, poi 10 giorni a Dubai e aspettando il rientro dei 7 nazionali, le cui situazioni poi saranno molto soggettive”.
Che emozioni le provoca Pioli is on fire? “È qualcosa di particolare e di emozionante, perché non è scontato; il coro è partito dai miei giocatori, poi dai tifosi, che hanno cominciato a cantarlo prima della vittoria dello Scudetto e questo mi dà. grande soddisfazione. Certo, rivedere le immagini della passata stagione… Ci siamo regalati delle grandissime emozioni, un sogno meraviglioso”.
Anche se il Milan non sembrava la squadra più forte… “No, secondo me è stata la squadra più forte, perché nel momento decisivo del campionato, quando bisognava vincere 6-8 partite consecutive, i ragazzi sono stati fantastici, dimostrando coesione, anima e tanto talento che le altre squadre non sono riuscite ad avere”.
De Ketelaere e gli altri acquisti: come li valuta? “Noi come club abbiamo una nostra idea e una nostra programmazione. Quando si parla di investire sui giovani sono tutti contenti, ma poi non c’è la pazienza necessaria per aspettarli. Parliamo di ragazzi che vengono da Paesi diversi, da culture diverse, modo di giocare diverso, abitudini diverse… È normale avere delle difficoltà, ma noi siamo assolutamente convinti di aver preso giocatori di talento, intelligenti e disponibili”.
Fonte: MilanNews.it
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