Posticipo di lusso lunedì sera al Meazza: in scena la prima e la seconda della classe con soli tre punti che le separano ed un rullino di marcia che le vede, entrambe, lanciatissime nella corsa-scudetto. Ed è una sfida che parla tutta toscano, anzi, livornese, con i due tecnici, Allegri cittadino, e Mazzarri, nato invece a San Vincenzo, in provincia, ad incrociare idealmente i guantoni. E sono entrambi ex in senso più ampio del termine avendo il mister rossonero vestito la maglia azzurra in un momento ben poco felice, ossia il disastroso campionato 1997-98. il Toscanaccio, invece, di certo non è un ex del Milan ma ritroverà, stavolta da avversario, il suo pupillo, vale a dire Antonio Cassano, del quale ha contribuito in maniera tutt’altro che secondaria alla maturazione tecnica ed umana quando tutti e due erano alle dipendenze del patron blucerchiato Garrone. E proprio il “Ragazzaccio di Bari Vecchia” si lascia andare a dichiarazioni spavalde circa il match-clou di lunedì: “Il Napoli ci mette pressione? Il Milan non ha paura, a noi la pressione la misura soltanto il dottore. Mazzarri è un fenomeno a livello tattico, nessuno prepara le partite come lui. Quanto a Cavani è un buon giocatore ma mi ricorda piuttosto Protti del Bari 1995-967, Ibra è invece di un altro pianeta.”. Insomma, un Cassano dell’atteggiamento tracotante dei suoi compagni, per nulla intimoriti dall’ottimo campionato degli azzurri, che, però, dovranno fare ancora una volta a meno di Lavezzi, non graziato dal giudice sportivo dopo i fatti di Roma, con Mascara che sembra il candidato più papabile per sostituire il Pocho sulla fascia.
Sulla sponda rossonera fuori da tempo per infortunio Pirlo e Inzaghi, mentre sembra in atto un ballottaggio tra il brasiliano Pato e lo stesso Cassano per quanto concerne l’attacco, mentre in difesa a Massimo Oddo sembra favorito Jankulovski (altri due ex azzurri dell’era Novellino) che di nome fa Marek, proprio come Hamsik. A tal proposito Marekiaro fu protagonista di un singolare duello con Rino Gattuso che, con grande maestria, in occasione della gara di novembre 2008 “ringhiò” letteralmente all’indirizzo dello scugnizzo di Banská Bystrica. Quest’ultimo, allora, reagì intimidito, quasi intimorito, a specchio di un altro Napoli, quello promosso appena l’anno prima dalla serie cadetta. Lunedì sera, invece, è di scena il grande calcio e in questo Cavani e i suoi non sono secondi a nessuno.
Maria Villani
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