Ai microfoni della Gazzetta dello Sport l’amministratore delegato del Milan Ivan Gazidis ha illustrato la situazione del club rossonero. Ecco le sue dichiarazioni:
“Basta false promesse, di illusioni e bugie ce ne sono già state abbastanza”.
Sul mercato: “Non cerchiamo top player, ma chi può diventarlo con la nostra maglia”. Il futuro di Maldini? “Lo voglio come direttore tecnico, si è preso qualche giorno per riflettere”.
I primi sei mesi in rossonero? “Sono arrivato a dicembre e ho sfruttato tutto il tempo a disposizione per capire il club e il calcio italiano. È stata una full immersion. Se non ho parlato in questa annata così intensa è perché con umiltà era giusto prima studiare tutto. Ma ora che la stagione è finita è arrivato il momento di spiegare il progetto della proprietà e il mio punto di vista. Partendo dall’inizio però e ricordando che Elliott ha preso inaspettatamente il club alla fine di luglio e ha dovuto in un paio di settimane risolvere problemi enormi. Ha ereditato un club che non poteva pagare i propri debiti e sulla testa la spada di Damocle di pesanti sanzioni. Diciamolo subito: il Milan è stato salvato. Sono stati versati nel club 220 milioni di euro per rifornirlo di capitale e rispondere agli obblighi. Non farlo avrebbe significato bancarotta e rischio retrocessione. Subito dopo abbiamo preso Leonardo che ringrazierò sempre per il grande lavoro svolto in quelle settimane per risollevare il club. Gli saremo sempre grati”.
CIAO A GATTUSO E LEONARDO
“Leo ha deciso di lasciare e vivere nuove sfide. Avrà sempre il mio grazie per ciò che ha fatto. Nessun conflitto, ma il massimo riconoscimento per lui e il suo grande sforzo. Non ho parole per descrivere Gattuso: un uomo straordinario che ha portato la piena responsabilità della stagione sulle sue spalle. Forse anche troppo. Ha fatto una analisi e una scelta di grande onestà: non ce la faceva a portare ancora questo peso. Ma Rino rimarrà un amico del club per sempre. Non lo conoscevo prima, ho un enorme rispetto per lui”.
NO A CAMPOS, ECCO LA STRATEGIA DI MERCATO
“Io non ho mai pensato a Campos, è un dirigente del Lille, dove sta facendo bene, e non verrà al Milan. Io quello che la stampa voleva far fare a Campos – ma lo dico col sorriso e senza polemica – lo voglio far fare a Maldini. Vorrei davvero che Paolo restasse con noi e mi aiutasse in questa grande sfida con un ruolo sempre più centrale e importante. Lo ammiro immensamente. Lui rappresenta i valori e la cultura del club. Non in moto etereo, ma reale. Vedi Maldini e vedi il Milan. Lui è l’ideale per gestire l’area tecnica. Avrebbe intorno uno staff all’altezza. Non un ruolo di facciata ma assolutamente centrale nelle scelte tecniche. Non gli chiedo di fare tutto da solo. Si lavora in gruppo, sarà supportato ed aiutato, può darci tantissimo. E’ stata una stagione logorante per tutti e anche Paolo ha chiesto tempo per riflettere e capire se ha l’energia giusta per ripartire con questo progetto difficile, arduo, che richiede il massimo impegno e che va sposato totalmente. Deve sentirsela al 100 per 100. Questa è la condizione per chiunque voglia venire al Milan. Ma nel caso di Maldini non deve venire al Milan, lui è il Milan… Non voglio pensare ad altri profili diversi rispetto a Maldini, aspetto la decisione di Paolo: poi prenderemo tecnico e giocatori”.
LA RICETTA PER TORNARE IN ALTO
“È tutto molto chiaro. Il Milan ha bisogno di uscire da queste zavorre finanziarie e rimettersi sulla retta via. Occorre modernizzare il club: il brand c’è, la storia pure ma il calcio si è evoluto. Per rifondare serve migliorare questa realtà: serve una riorganizzazione economica con la capacità di generare profitti per investirli, aumentare la qualità della squadra, trovare le giuste soluzioni per un nuovo stadio di proprietà. Non abbiamo una dead line, occorre pazienza ma questi colori sono storici e noi saremo qui ogni minuto a lavorare per portare il Milan ai vertici mondiali. Di illusioni e bugie ce ne sono state a sufficienza. È tempo di essere chiari e dire le cose come stanno sin da subito. Sono qui per portare onestà, trasparenza e certezze che il futuro di questo club glorioso ci sarà. I tifosi non devono essere presi in giro, bisogna avere rispetto di chi ama questa maglia giocatori o tifosi che siano. Faremo mercato nel rispetto del FFP. Acquisteremo giovani perché restino e facciano la storia futura del club, ragazzi di grandi qualità tecnica con la possibilità diventare dei grandi campioni”.
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