Ai microfoni della CBS ha parlato cosi il difensore del Milan Simon Kjaer:
“Sono molto soddisfatto della squadra. Siamo in un buon posto in classifica. Quando sono arrivato ho detto che avrei voluto finire la mia carriera qui. Questo è stato un grande passo. Vedremo tra qualche anno, ma ora sono molto, molto felice del nuovo accordo”.
La sua carriera al Milan continua.
“Con questo nuovo accordo arriverò a stare qui per quattro anni e mezzo. Chi lo sa, forse anche di più. Con tutta l’esperienza delle culture degli altri paesi, non lo cambierei per nulla al mondo, ma sono molto, molto felice in questo momento. È un onore e un grande privilegio per me. Quello che ci metti, ti viene restituito. Prendo questi due anni aggiuntivi come un grande complimento. Il club sa anche che non mi riposerò, conoscono la mia mentalità”.
Le piace Milano?
“La amo. Siamo vicini alle montagne e al mare. Gli aeroporti la rendono molto internazionale per me, mia moglie e i bambini. Amo la cultura italiana. Assolutamente il miglior posto in cui sono stato. Abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Sono anche nel club dei miei sogni, quindi come potrei lamentarmi di qualcosa? Sono così grato di essere qui”.
Cosa pensa della squadra?
“Siamo difficili da battere e abbiamo mostrato maturità in questo, che è un grande passo. Con gli acquisti della scorsa estate siamo cresciuti e abbiamo aggiunto qualità alla squadra. Naturalmente stiamo lottando per il titolo ora, ma ho anche detto all’inizio della stagione che avevamo bisogno di migliorare il secondo posto dello scorso anno. Rimane solo un posto da raggiungere”.
Il Napoli non molla.
“Il Napoli sembra molto forte. Sono molto dinamici e giocano un ottimo calcio. Penso che sia ancora presto per parlare perché ci sono così tante cose che possono avere un impatto su un’intera stagione. Ci sono il virus e gli infortuni: con due o tre brutti infortuni puoi perdere sei o sette partite cruciali”.
Come valuta la Serie A?
“Penso che ci sono tante squadre, specialmente quest’anno, che sono sullo stesso livello. È un po’ per le circostanze di cui abbiamo parlato prima, ma è incredibile. Ti tiene sulle spine ogni partita per essere sempre competitivo. Piccoli dettagli che possono fare la differenza. È eccitante per le persone all’esterno ma anche per noi essere parte di una tale stagione”.
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