Il legale del Milan, Leandro Cantamessa, è stato ascoltato per circa un quarto d’ora dalla Corte di Giustizia della Figc per discutere il ricorso rossonero contro la decisione del giudice sportivo di comminare un turno a porte chiuse (da scontare in occasione di Milan-Udinese, del 19 ottobre) per “discriminazione territoriale”, causa i cori contro i tifosi napoletani intonati dai supporter milanisti nel corso del match con la Juve di domenica scorsa a Torino. La difesa del Milan punta, tra l’altro, sul fatto che l’arbitro non abbia sentito e refertato nulla. Contrariamente a quanto previsto inizialmente, verdetto previsto in serata, la commissione si è riservata ulteriori approfondimenti e la sentenza non arriverà oggi. Un piccolo successo dei legali del Milan aspettando il pronunciamento di secondo grado.
PARLA CANTAMESSA — “Un rinvio? Non è stata fatta richiesta. Ricorso all’Alta Corte del Coni in casa negativo? Vedremo, speriamo non ce ne sia bisogno”. L’avvocato del Milan, Leandro Cantamessa, spiega così l’udienza alla Corte di Giustizia Figc. “Potresti essere anche Demostene, ma quando hai parlato dieci minuti non ti ascolta più nessuno. Gli argomenti c’erano e ci sono e sono ben tre”.
Fonte: gazzetta.it
La Redazione
A.F.
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