Il tecnico del Milan Gennaro Gattuso ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il successo sulla Roma: “Siamo alla seconda giornata e già parliamo di svolta. Io penso che c’è stato grandissimo rammarico dopo il Napoli ma io ho detto che non era una partita da buttar via. Oggi abbiamo giocato ancora meglio nel primo tempo. Poi ci sono gli avversari. L’asticella si è alzata. Io non posso parlare di svolta alla seconda giornata, forse perchè c’è il sottoscritto in panchina, perchè la società ha investito molto e viene messo in discussione tutto. Io sono tranquillo perchè so come lavorano i ragazzi, dobbiamo diventare squadra. Gli avversari quando escono fuori hanno qualità, non possiamo pensare di comandare il gioco novanta minuti”.
Panchina lunga?
“Per questo che dico che oggi la società mi ha messo a disposizione una buona rosa. I tre cambi ci hanno dato brillantezza fisica e velocità. E’ anche vero che nella ripresa abbiamo avuto quattro, cinque occasioni in campo aperto”.
Kaka, Ambrosini, Maldini, Capello in tribuna. Che aria si respirava negli spogliatoi?
“Fa piacere. Tutti loro hanno scritto pagine importanti in questa società. A me fa tanto piacere parlare con ex compagni ma non dobbiamo pensare che la squadra si debba caricare perchè ci sono tanti ex in tribuna. A me fa piacere vedere tanti ex in tribuna ma noi la carica la dobbiamo trovare in allenamento e quando prepariamo le gare”.
Imparare a combattere in campo.
“Sono caratteristiche di certi giocatori. Quando dico che Biglia è un giocatore fondamentale a livello tattico non mi sbaglio perchè anche oggi ci ha salvato il certe situazioni”.
Higuain-Cutrone coppia del futuro?
“Dipende perchè quando giochi con due linee a quattro fai fatica a scivolare e coprire. Patrick in questo momento, come dicono tutti, ha il veleno addosso. C’è tempo, fra due settimane inizieremo a giocare ogni tre, quattro giorni e ci sarà spazio per tutti”.
Qual è il limite di questo Milan?
“Il limite è che quando escono fuori gli avversari andiamo in difficoltà e alla prima difficoltà iniziamo ad abbassarci. Quando iniziamo a dare campo e profondità agli avversari facciamo fatica. Tutto dipende dall’atteggiamento dalla linea di difesa e se questa lavora bene ci dà vantaggi”.
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