L’onore delle armi non si può non concedere a chi ha provato a giocarsela e a chi, alla fine, non cerca alibi. «Il Napoli ha meritato la vittoria, noi siamo stati poco fortunati sottoporta ma almeno abbiamo affrontato alla pari una grande squadra». A parlare è Sinisa Mihajlovic, alla prima sconfitta da tecnico della Sampdoria dopo due vittorie e tre pareggi. «In questi casi l’importante è migliorare nella mentalità del collettivo: pensando solo a difendersi c’è il rischio di perdere con il rimpianto di non averci provato. In questo modo invece cresce l’autostima, perché c’è modo e modo di essere sconfitti».
Il doppio palo di Sansone e la traversa di Gabbiadini sono stati tuttavia episodi non proprio baciati dalla buona sorte. «Avremmo potuto riaprire la partita, peccato. Però se abbiamo creato è vero anche che abbiamo concesso: il Napoli ha avuto diverse occasioni oltre ai gol, giocare al San Paolo contro una squadra così forte non è mai facile». Un esempio di sportività Mihajlovic, anche quando commenta in modo elegante l’intervento sospetto in area di Armero su Sansone. «Non lo voglio commentare, nelle immagine si vede chiaramente ma noi non cerchiamo alibi, ripeto l’importante è la prestazione e di essa sono abbastanza soddisfatto». Le ultime battute sono sul Napoli: «Gli azzurri lotteranno sino alla fine per il vertice». Lui ha abbracciato due giocatori del Napoli: Pandev, con cui ha lavorato alla Lazio, e Cannavaro, a bordocampo perché non convocato a causa di problemi fisici.
Fonte: Il Mattino.
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