È vero che Napoli e Siena stanno parlando di Calaiò, ma non solo. Non è stato il mio club a offrire l’attaccante al Napoli, ma si sta andando incontro a un desiderio del giocatore, che è molto legato alla città anche per motivi familiari e che sarebbe disposto a tutto pur di tornare. Noi non tratteniamo nessuno ma Emanuele Calaiò è uno dei gioielli del Siena e di certo non possiamo cederlo per poco o niente. Col Napoli e col presidente Aurelio De Laurentiis c’è un bel rapporto, e aspettiamo lui per fare questo discorso. Tornerà a breve in Italia e vedremo cosa si potrà fare. Al mio Siena darei un 6 e mezzo/sette: 9 per la prima parte, 5 la seconda. È stata un annata di luci ed ombre, anche se la seconda parte con Cosmi ci siamo tolti qualche bella soddisfazione e con Juve, Atalanta e Chievo abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato. Ora ci attende un mercato in cui ottimizzare, eliminando questi giocatori che non sentono la causa in maniera così forte. Giocatori, anche arrivati nella stagione passata, che non si sono calati nella mentalità giusta di chi si deve salvare, certe volte si scambia professionalità per distacco. Dobbiamo provarci fino alla fine, siamo a 5 punti dalla salvezza. Dobbiamo fare un mercato che con un occhio guardi i numeri e l´altro alla qualità tecnica. Non avendo certezza sulla sponsorizzazione ne tantomeno la possibilità di costruire lo stadio, devo prevenire quanto accaduto a Cagliari. Cercheremo di migliorare la squadra da centrocampo in su, in un campionato che mi pare livellato verso il basso. Faremo un mercato con la necessità di ottimizzare rosa, fare uscire chi non è funzionale, e prendere nomi magari meno roboanti ma che abbiano voglia di meritarsi la serie A. Il Siena in crisi? Il piano economico è rigido, le cause tante: difficile situazione finanziaria, una fiscalità pesante e poi le leggi, o perché non si fanno o perché se ne cambia l´interpretazione in corso (vedi il parere sulle plusvalenze). C´è forte preoccupazione rispetto allo sponsor, perché sta subendo un momento a dir poco complicato: io arrivato in Siena con presupposti e assicurazioni diverse, oggi è tutto cambiato. Importante è la chiarezza, sapere come poterci comportare per il futuro della Robur, poi non sta scritto da nessuna parte che Siena il calcio finisca con Monte Paschi. Numeri generati dal sistema per città come Siena, o Cagliari, sono numeri che non riescono ad essere competitivi con le big, dobbiamo avere più idee. Se cambi allenatore è un’ammissione di errore da parte della società, con mister Cosmi non c´è stato un errore sulla persona, il professionista o la capacità, quanto sul dover gestire una stagione particolare o meglio eccezionale. Una volta recuperata la penalizzazione, le prestazioni non state più soddisfacenti, dopo la partita di Firenze ho visto un gruppo che aveva bisogno di una scossa e non potevo cambiare tutta la squadra. Se dovesse avere bisogno di referenze non potrei che scrivere una lettera di raccomandazione per Cosmi. Iachini ha altrettanta voglia e volontà, e ha avuto il coraggio di accettare una situazione difficile. Napoli-Roma? Noi siamo preoccupati del Milan, ma mi farebbe piacere se il Napoli riuscirà a fare un bel risultato con la Roma. Magari noi possiamo vincere col Milan e in questo modo daremo una mano “involontaria” agli azzurri.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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