Giocare nel Napoli vale come un master a Coverciano. Esagerato? Se due coincidenze fanno una prova, la prova adesso c’è. Sulla panchina del Chievo da ottobre siede Eugenio Corini che vent’anni fa giocò in azzurro, dall’inizio di questa settimana l’allenatore del Pescara è Cristian Bucchi, bomber di uno dei primi Napoli di De Laurentiis. A Pescara la colonia degli ex azzurri si completa con Mirko Savini, allenatore nel settore giovanile degli adriatici. Gli allenatori ex Napoli potevano essere tre se non ci fosse stato lo sfortunato esonero di Ciro Ferrara, alla guida della Sampdoria all’inizio della stagione. Senza dimenticare che anche Massimo Carrera, che ha allenato la Juventus nel periodo di squalifica di Conte ed Alessio, è stato un ex azzurro (sia pure per sole 26 partite); mentre campione d’Italia con il Napoli è stato Marco Baroni, tecnico della primavera azzurra. A Bologna, poi, c’è l’ex capitano del Napoli Francesco Baldini che è allenatore delle giovanili rossoblù; a Siena Emanuele Manitta allena i portieri bianconeri; tecnico degli allievi del Parma, infine, è Maurizio Neri che, nell’anno della vittoria in Coppa Uefa, giocò 14 gare con il Napoli segnando due reti. Restando a Napoli va sottolineato che Luigi Caffarelli e Ciro Muro (scudettati nel 1986-87) sono rispettivamente responsabile del settore giovanile e allenatore dei giovanissimi nazionali del club partenopeo.
Scendere di categoria significa trovare tanti ex. Francesco Moriero guida il Grosseto, Alfredo Aglietti il Novara, Carmine Gautieri (5 presenze e un gol in azzurro) il Lanciano, Dario Marcolin il Modena, Davide Dionigi la Reggina. L’ex capitano del Napoli Roberto Bordin è, quindi, il vice di Mandorlini al Verona. Un gruppo di giovani tecnici che si stanno mettendo in evidenza in un campionato complicato come quello di serie B. I derby tra gli ex azzurri nella Prima divisione della Lega pro riguardano Massimo Rastelli (Avellino), Roberto Stellone (Frosinone) e Fabio Pecchia (Latina). Ad allenare i portieri del Lecce (con la qualifica di secondo allenatore) c’è poi Raffaele Di Fusco, scudettato con il Napoli. Scendendo di un gradino (in seconda divisione) sulla panchina del Valle d’Aosta c’è Benito Carbone, uno degli ultimi numeri 10 del Napoli, e su quella del Foligno Luca Fusi (scudettato nel 1989-90). In D, invece, gioca il Sant’Antonio Abate di Gennaro Iezzo.
Su una panchina internazionale, quella del Watford nella Football League Championship (la seconda serie inglese), c’è un altro storico numero 10 del Napoli. Gianfranco Zola sta conducendo la formazione di proprietà della famiglia Pozzo alla promozione. Con lui in panchina come vice manager c’è l’indimenticato difensore azzurro Giancarlo Corradini, anche lui vincitore di uno scudetto con il Napoli.
Ma i giocatori dei Napoli scudettati? C’è anche Renica che allena il Trissino nell’Eccellenza veneta, Garella e Ferrario tecnici a livello giovanile. Tutti in panchina tranne Maradona che, in questi giorni, si sta offrendo praticamenti a tutti. Dal Napoli al Barcellona passando per Montpellier e Siviglia. Ma il posto di Diego, forse, era solo il campo.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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