Campo 1: è lì che si ricomincia, facendo (chiaramente) sul serio. E’ rappresentazione di calcio, una simulazione: ciò che bisognerà tentar di fare, quel che il Napoli cercherà di evitare. Schieramenti a casacchine, i “fratini” che brillano al riverbero e il dubbio che assale: e se stesse cambiando qualcosa? Del doman – pure nel football, tanto più nelle vigilie – non c’è certezza e, taccuini chiusi, l’unico spiffero che vale e che può essere registrato è un «non ci lascia capire la formazione, ma ci insegna» . El señor ha metodi (ovviamente) personali ed una cultura della privacy da far impallidire il più pretattico dei colleghi: e sino alle cinque del pomeriggio – però quello di domani – sarà risolto il “mistero”. Il rebus, ormai, s’incentra nel bel mezzo della difesa, innanzitutto lì, perché altrove – a scanso di ripensamenti – le gerarchie sono accertate. Ma là dietro, invece?
RIECCOLO – Campo 1 e sembra l’appuntamento con un’altra verità: perché dinnanzi a Reina, da destra a sinistra, ci sono Uvini, Cannavaro, Albiol e Armero, la linea difensiva e di demarcazione d’un dubbio che va legittimandosi d’ora in ora, che certo vive e che chiaramente può svanire, però esiste. E’ un mischione, come s’usa, ma ha una sua logica, potrebbe averla, e magari sa d’indicazione agli interessati, perché dall’altra parte, negli sparring partner, c’è Higuain con Hamsik e dunque c’è la verticale offensiva titolare, utile per allenare i (presunti) centrali titolari del mercoledì prossimo.
ARRIVEDERCI – Campo 1: dove arriva ciò ch’è nell’aria, perché s’era intuito subito, sin da sabato sera, che la stagione di Giandomenico Mesto fosse seriamente a rischio. Appuntamento a Roma, a Villa Stuart, con il professor Mariani e una sentenza ormai scritta: lesione del crociato del ginocchio destro, intervento immediato – durato un’ora, perfettamente riuscito, ha fatto sapere il Napoli – e ripresa che avrà bisogno di tempi medio-lunghi, «previsti attorno ai 4 mesi» si legge sul sito ufficiale. Arrivederci in Primavera.
MERCATO – E allora, campo aperto, sulla corsia di destra e su quella di sinistra: perché ora gli esterni disponibili sono Maggio e Armero, e tra poco meno d’un mese rientrerà Zuniga. Sempre pochi, dovendo vivere un’annata vibrante. E quindi, vale ciò che è scritto nel taccuino di Bigon, vale l’interesse per Montoya (22) del Barcellona, un destro che sa sbrigarsela a sinistra; vale la curiosità mostrata per Simo Vrsaljko (22 a gennaio), il croato del Genoa; vale l’attenzione mostrata e da anni – nei confronti di Marcos Rojo (23) dello Sporting Lisbona. Ma è argentino (e comunitario): e a volte un indizio può bastare per rappresentare una piccolissima prova…
Fonte: Corriere dello Sport.
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