Il primo gol non si scorda mai. Soprattutto se realizzato in uno stadio “amico” come il “Ferraris” e contro la squadra che fino a qualche mese fa era la propria. Giandomenico Mesto è stato uno dei grandi protagonisti della vittoria del Napoli sul Genoa, e non solo per il gol del provvisorio 1-1 ma anche per lo zampino nella rete di Hamsik.
«Sono molto soddisfatto sia a livello personale che per quel che ha dimostrato la squadra – assicura l’esterno destro – Abbiamo dato l’ennesima dimostrazione di essere un gruppo solido e di non abbatterci neppure di fronte alle difficoltà. Non posso che essere felice, inoltre, che la rimonta sia stata propiziata proprio dal mio gol, anche se i meriti sono da condividere con tutti i compagni. L’esultanza contenuta la si deve interpretare come un segno di rispetto nei confronti dei miei ex compagni, che mi auguro possano tirarsi fuori presto da questa situazione» . Tre punti che tengono il Napoli nei quartieri nobili della classifica, nell’auspicio che le formazioni al momento davanti possano perdere qualche colpo. «La vittoria di Genova, e il modo in cui è arrivata, valgono molto e, a mio avviso rappresentano un segnale importante nella corsa allo scudetto – si sbilancia Mesto – Non è mai facile recuperare un gol di svantaggio su un campo quello di Genova, contro una formazione ben messa in campo e affamata di punti. Classifica alla mano, ritengo che ci siano cinque squadre in grado di poter dire la loro per i massimi traguardi. Il nostro compito è quello di mettere nel mirino una partita alla volta cercando di vincere il più possibile, al di là degli avversari che ci troveremo di fronte. Il campionato italiano, inoltre, ci ha abituato a sorprese incredibili, e non è detto che anche quest’anno possa esserci un esito imprevisto. Il segreto per rimanere in corsa fino alla fine è uno solo: cercare di dare continuità ai risultati» .
Mesto ha ripagato nel migliore dei modi la fiducia di Mazzarri, che lo ha gettato nella mischia al posto di Campagnaro a inizio ripresa. «Il mister mi conosce molto bene – sottolinea il diretto interessato – e sa quel che posso dare alla causa. Mi alleno bene, con impegno e serietà, per farmi trovare pronto ogni volta che vengo chiamato in causa. Inoltre, i numerosi impegni ravvicinati consentono ai vari componenti della rosa di ritagliarsi un loro spazio. Per raggiungere traguardi importanti serve il contributo di tutti. Per quel che mi riguarda, nel mio ruolo ho davanti giocatori davvero forti, ma ripeto, io farò sempre il massimo per poter essere utile a questa squadra» .
Ma quale può essere l’arma in più di questo Napoli in vista del prosieguo del campionato? «La capacità di soffrire e di reagire – risponde senza esitazioni l’autore del gol dell’1-1 – Non è la prima volta che la mettiamo in campo, e questo aspetto è ancora più importante e conferma che è una caratteristica del nostro dna. Senza dimenticare che con la compattezza dello spogliatoio tutto diventa possibile» .
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
