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Un mese di fuoco per gli azzurri: con due tour de force e una grande incognita

Tra un filotto di tre partite e uno di quattro c’è la sfida con la Roma (che sarà rinviata, ma a quando?)

NAPOLI – Ecco, ci risiamo. Conti dai quali non si può scappare (o forse sì . . .), a caratterizzare cadenze infernali e medie talmente alte che solo a guardarle può comparire l’orticaria. Sei partite in trenta giorni, dal primo ottobre al trenta: ovvero una partita ogni 5 giorni esatti. E questo, cari cultori dello stakanovismo più sfrenato, pare essere solo l’inizio. Ma, forse, stavolta la matematica potrebbe non essere più una scienza (in definitiva) esatta, perché a volte, a guastare conti e medie possono arrivare gli ingestibili numeri irrazionali. E su questa scorta, le sei tappe del prossimo mese potrebbero ridursi di un’unità, tenuto conto che si va verso un quasi certo slittamento del big-match di sabato 19 ottobre (ore 18). Di quel Roma-Napoli da (già) leccarsi i baffi che dovrebbe saltare (al 90% secondo il prefetto Pecoraro) per la concomitanza con una manifestazione No Tav: bella e non facilmente gestibile grana dal punto di vista della sicurezza e dell’ordine pubblico. Anticipo o posticipo a breve, rispetto alla data in questione, non rappresenterebbero la soluzione migliore, poiché prima ci sono le nazionali e dopo (martedì 22), il Napoli sarà ospite del Marsiglia. Intanto, le maglie di un calendario asfissiante sembrano talmente strette da non lasciar intravedere nemmeno un punto “luce” nel quale collocare lo scontro al vertice.

SIN PAUSA – Può calzare anche in questo caso, prendendo spunto da quel “sin prisa, sin pausa” tanto caro a Rafè, però adoperato per descrivere altro tipo di situazione, quella cioè relativa al training ed il turnover. Intanto il tour de force è di nuovo ed inesorabilmente servito. Se vogliamo già escludere l’incombente Genoa-Napoli di domani pomeriggio (ore 18), ecco che martedì 1 ottobre gli azzurri voleranno a Londra per il primo heat con l’Arsenal (20,45) e domenica 6 in casa col Livorno (15), per poi provare a tirare un po’ i remi in barca (sin prisa) addirittura sino al 22 (se il match del 19 all’Olimpico dovesse saltare). A questo punto di nuovo sotto (sin pausa), col Napoli a Marsiglia (20,45), quindi il 27 con il Toro a Fuorigrotta (12,30), e poi tre giorni dopo a Firenze (30 ottobre, 20,45), ed ancora solo tre giorni per Napoli-Catania del 2 novembre (20,45). Un frenetico andazzo che non varierà di molto sino al 21 dicembre, al prenatalizio Cagliari-Napoli (20,45).

 

La Redazione

G.D.

Fonte: Corriere dello Sport

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