Come scrive Il Mattino oggi in edicola, dopo l’offerta di Cannavaro, la Cina non è uscita dai pensieri di Mertens, perché il contratto offerto dal Tianjin Quanjian sarebbe stato pari a quello da 16 milioni firmato dall’altro belga Witsel, il centrocampista che nella precedente estate era stato trattato dalla Juventus e dal Napoli. «Avrei messo a posto la mia famiglia per sempre», avrebbe dichiarato l’azzurro a mercato concluso, quando sembrava che fosse imminente, o comunque molto probabile, il rinnovo del contratto. Invece, lo scenario è cambiato nel corso di poche settimane. L’intesa su un accordo a circa 3 milioni era stata virtualmente raggiunta: il doppio rispetto all’attuale ingaggio, concordato nel 2013.
PREMIER E QUESTIONI FAMILIARI – La Premier è l’altro grande obiettivo di Dries, però al momento l’offerta, la grande offerta, non c’è. A dicembre c’è stato un incontro con un manager del Chelsea a Londra tramite i suoi rappresentanti, ma non se n’è fatto nulla. E così il giocatore, che non ha perso una sola battuta a Napoli diventando il capocannoniere della squadra, è stato sondato anche da altri procuratori italiani e stranieri, latori di presunte proposte. C’è un punto che, al di là dell’età di Mertens (compie 30 anni il 6 maggio), condiziona l’avvio di qualsiasi trattativa: tra quindici mesi il giocatore sarà svincolato e già dal primo febbraio 2018 potrebbe firmare per un altro club, pur restando a Napoli fino al termine della prossima stagione. Non sono da escludere ripensamenti e riaperture da parte di Dries, che comunque dovrebbe ridurre la nuova richiesta (supera i 4 milioni) perché il Napoli non intende andare oltre una certa cifra, comprensiva di bonus, per questioni di bilancio. In questo momento il giocatore è distante dal Napoli, anche perché improvvisamente si è trovato da solo nella bella casa di Posillipo. La moglie Kat è tornata in Belgio, ufficialmente perché ha impegni professionali (conduce programmi televisivi), ma c’è una crisi familiare che il giocatore ritiene difficile da risolvere restando qui. O almeno questo trapela dal suo entourage belga.
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