Gli sono bastati due mesi e cinque gare per conquistare il San Paolo. L’ovazione al 31’ della ripresa, quando è uscito dal campo, è eloquente: Dries Mertens è l’uomo in più del Napoli che ha aperto la caccia alla Roma. «Mi sento bene, sono finalmente in forma», afferma sorridente alla tv francese dell’Equipe. Che sia in grande condizione lo ha dimostrato anche ieri, procurando il primo rigore, regalando assist a Higuain e Hamsik e sfiorando anche il primo gol in azzurro. «Non so se con il Torino ho giocato un’ottima gara, credo di aver giocato bene, questo sì. L’importante era vincere, volevamo tre punti contro un avversario impegnativo, non era semplice». Dopo l’ottima prestazione con il Marsiglia, Benitez gli ha dato fiducia: per il belga, dunque, seconda gara da titolare e in generale 9 presenze in azzurro, cinque delle quali dal primo minuto. «La stagione è ancora lunga ma ce la giocheremo su tutti i fronti». Il San Paolo lo conosce bene, visto che è alla quarta partita da titolare a Fuorigrotta, cambiando spesso fascia. A destra e sinistra con l’Atalanta, sull’out mancino dell’attacco con Sassuolo e Livorno, di nuovo a destra ieri con il Torino, ma per Mertens, acquistato a fine giugno dal Psv Eindhoven per 9.5 milioni di euro, non è questione di ruolo. «Mi sono trovato bene in quella posizione, non ho alcun problema ad agire su una fascia piuttosto che su un’altra». Col Psv ha segnato un gol ogni due partite (45 in 88 gare), in ritiro aveva impressionato per la facilità di conclusione: in azzurro è ancora all’asciutto, ma anche questo non è un problema. «Per ora sono davvero contento di aver trovato continuità in queste ultime partite, non è tanto rilevante segnare. Il mio compito è anche quello di fornire tanti assist ai miei compagni, il gol prima o poi arriverà». Mertens prenota una maglia anche per Firenze, intanto si è goduto la serata in compagnia della sua dolce e biondissima compagna, la modella Katrin Kerkhofs, con cui è fidanzato da nove anni e con cui programma il matrimonio. Felice, anche se con l’occhio nero dovuto ad un contrasto, anche Gokhan Inler, apparso trasformato con la cura Benitez. «Tutti ci sentiamo importanti con questo allenatore. Sento la sua fiducia, questo è importante per crescere». Lo svizzero è diventato un punto fermo del Napoli ed ha festeggiato al meglio anche la 100esima presenza in maglia azzurra (raggiungendo solo altri 129 calciatori nella storia partenopea). Un messaggio su twitter: «100 partite, 100 maglie, 100 battaglie sempre con la stessa grinta! G88». Poi, in sala stampa: «Sono orgoglioso di aver tagliato un traguardo così importante, mi sento parte di questo progetto in tutti i sensi». Da leader poi indica la strada da seguire. Guardando prima indietro: «Dobbiamo ancora migliorare nel possesso palla e dovremmo chiudere prima le partite, in questo caso segnando il 3-0». E poi guardando avanti. «Andremo a giocare a Firenze senza paura ma solo con il giusto rispetto perché affrontiamo una grande squadra». Infine una battuta su Higuain: «Gonzalo è un grande attaccante e lo ha dimostrato anche stavolta. Vi assicuro che dà il massimo sia in allenamento che in partita, aiutandoci anche in difesa. Sta crescendo sempre di più».
Fonte: Il Mattino
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