Quel giorno sembrò un segnale. Il 2014 era il suo anno: chiaro, chiarissimo. Sin dalla prima domenica di gennaio. La “desinenza” era già un indizio: 14, il numero di maglia. E poi il risultato: 2-0. Coi gol, entrambi, suoi. Il profilo twitter del Napoli ci fece subito un fotomontaggio. Facile facile: 2-0 e la foto sua di schiena. Messi in fila: 2014. Dries Mertens da sballo quella volta. Contro la Samp ha cominciato l’anno alla grande. E stavolta vorrebbe… ricominciare. L’infortunio, la paura, lo stress dell’attesa. Ora la speranza. E i ricordi, di buon auspicio. Due reti da raccontare. La prima di sponda, col piattone destro preciso e rigido su assist di Higuain. L’altra, su punizione. Sempre col piede suo. Sotto gli occhi di Mihajlovic, lo specialista. Il più forte (forse) di tutti con la palla che girava tagliata e maligna. Tirava una botta forte, Sinisa. Ma pure Mertens ne sa qualcosa… Meglio sorriderci su adesso. Quella domenica di gennaio fu un giorno speciale. Mertens show. Che ripetuto, lunedì a Marassi, e in “prime time”, ci starebbe benissimo. Oggi prova generale, domani la rifinitura, poi convocazioni e partenza per Genova. Mertens vuole esserci. Ci spera. E conta i giorni: uno, due… Dries.
Fonte: Francesco Modugno per Il Corriere dello Sport
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