Da almeno tre anni nel database azzuro, Mertens e Callejon. Il direttore sportivo Bigon, il capo osservatori Micheli e lo scouting azzurro da tempo avevano individuato e schedato tutti e due: giocatori da seguire, valutare ed eventualmente portare un giorno a Napoli.
Dries Mertens stregò il Napoli da avversario nella partita di Europa League del 2010 contro l’Utrecht. Fortissimo nell’uno contro uno, ottima tecnica di base, personalità, carattere. Caratteristiche messe in mostra contro gli azzurri che incantarono subito Bigon e gli altri dirigenti. Il belga è stato poi seguito con il Psv quando la sua crescita è diventata importante. Josè Maria Callejon fu monitorato ai tempi dell’Espanyol, giocava nella stessa formazione con Victor Ruiz, il difensore acquistato dal Napoli a gennaio 2011. Gli osservatori azzurri seguivano tutti e due nelle partite del club spagnolo, relazioni molto positive su Callejon definito un attaccante moderno: bravo a cercare profondità e nell’applicazione del lavoro difensivo. Cresciuto a vista d’occhio negli anni del Real Madrid.
C’erano tutti e due nella lista sottoposta in estate a Benitez. Rafa conosceva già Callejon e disse immediatamente sì. Ci mise poco il tecnico spagnolo per dire sì anche a Mertens, giusto il tempo di rivedere qualche immagine video, controllare i suoi dati personali e fare qualche ulteriore telefonata. Benitez diede l’ok e il Napoli partì subito all’assalto con il presidente De Laurentiis e l’amministratore delegato Chiavelli. Un salto ad Amsterdam, un vero e proprio blitz: il direttore sportivo Bigon e il capo osservatori Micheli in un albergo non esattamente a cinque stelle conclusero rapidamente il discorso, il Psv era ben predisposto a vendere i pezzi migliori e cioè Mertens, Lens e Strootman. Il belga è stato il primo colpo di mercato estivo azzurro, l’annuncio a fine giugno poco dopo l’arrivo di Benitez, trattativa chiusa a 10 milioni, velocissima: il Napoli bruciò sul tempo tutte le possibili concorrenti di mercato. Un po’ più lunga invece la trattativa con il Real Madrid anche se Callejon ha subito accolto positivamente questa prospettiva, affascinato dal Napoli e da Rafa Benitez e dalla possibilità di vivere una stagione da protagonista. Operazione da dieci milioni anche questa, chiusa più avanti. Tutti e due in ritiro, i primi volti nuovi del Napoli di Rafa, a Dimaro l’attenzione era innanzitutto per loro. Le prime amichevoli, Callejon comincia a brillare, qualche difficoltà iniziale per Mertens. Più semplice l’inserimento per Callejon, più immediato in un Napoli spagnolo con Benitez, e i suoi ex compagni del Real Madrid, Higuain e Albiol. Inserimento nel gruppo agevolato dalla lingua. Colpito subito dalla bellezza di Napoli, fin dal primo giorno all’hotel Vesuvio. Ora vive al Parco Matarazzo al Vomero. Divertente il siparietto di ieri con alcuni bambini del parco che hanno bussato alla sua abitazione nel giorno di Halloween con la richiesta: dolcetto o scherzetto? Lo spagnolo si è divertito e ha firmato autografi.
Attaccante tecnico, elegante e molto determinato, perfetto per gli schemi di Rafa che prevede esterni d’attacco puri. Stesso discorso per Mertens: volontà di ferro, la capacità di saper aspettare l’occasione giusta per dimostrare le sue qualità. Determinato anche ad imparare l’italiano il più in fretta possibile, va a lezioni di lingua da un professore e ora riesce a capire quasi tutto. Vive anche lui a Napoli centro con la compagna. Parla inglese con gli svizzeri del gruppo e ovviamente con Rafa. Professionista esemplare. Gli mancava solo il gol, l’ha trovato.
Fonte: Il Mattino.
