Li chiamano la coppia di esterni capaci di spaccare in due le partite: Dries Mertens e Lorenzo Insigne. Unico ruolo in cui il Napoli è super coperto. Per Benitez, infatti, sono diventati come due jolly da calare sul terreno da gioco al momento opportuno. Uno entra, l’altro esce; uno aggredisce gli spazi, l’altro salta l’uomo; uno parte titolare, l’altro dalla panchina. Con lo Swansea, Mertens e Insigne sono diventati uno più decisivo dell’altro: il tamburino di Frattamaggiore, con il suo splendido gol e il belga, con le sue verticalizzazioni indemoniate dal momento in cui è subentrato fino al termine della gara.
Ieri l’ex trottola del Psv Eindhoven è stato l’ospite della settimana di «Radio Goal», la rubrica radiofonica di radio Kiss Kiss. Inizialmente gli avevano proposto anche un interprete. Ma Dries Mertens ha declinato l’invito: «Parlo già un po’ di italiano e lo capisco anche» . E ai microfoni della radio, l’attaccante belga se l’è cavata molto bene, tanto da sorprendere i radioascoltatori. «Non ci stavamo a cedere il passo della qualificazione ai gallesi e abbiamo insistito fino alla scadere. Il risultato ci ha premiato anche se abbiamo sofferto abbastanza. Tutta la squadra ha mostrato grande carattere. Ci sarà tempo per pensare al Porto. Ora arriva il Livorno e dobbiamo concentrarci su questa gara».
Mertens è contento della qualificazione agli Ottavi di Europa League ma pensa al campionato, ora. Domani c’è già il Livorno, un avversario che all’andata venne domato abbastanza agevolmente con quel gol lampo di Pandev: «Sì, va bene fare gol subito ma dobbiamo stare attenti a non subirne. Avete visto con il Genoa? Vincevamo uno a zero ma neanche è bastato. A Livorno bisogna fare un gol e magari farne anche altri senza peraltro subirne».
Si trova bene nello scacchiere di Benitez e non crea problemi se deve partire dalla panchina. Mertens sta crescendo di partita in partita. Ha dimostrato proprio con lo Swansea di essere letale negli spazi. Si avvale della sua velocità e degli inserimenti a sorpresa sulla fascia destra ma anche a sinistra. Apprezzati i suoi duetti con Hamsik oppure con Higuain. «Siamo in corsa per tre obiettivi, campionato, Coppa Italia ed Europa League. Dobbiamo continuare a vincere per centrare il secondo posto, per noi il pareggio contro il Genoa non va bene, dobbiamo cercare di vincere sempre ma ci proveremo. Nulla è perduto, neanche in campionato. La Roma, poi , non è tanto lontana».
Il suo obiettivo è quello di alzare almeno un trofeo quest’anno: «Va bene una Coppa. Insieme con i tifosi cercheremo di afferrare un trofeo. Stamattina abbiamo parlato con Benitez della prestazione di Europa League. Alcune cose le abbiamo fatte bene, altre no. Dobbiamo migliorare soprattutto nella fase difensiva».
A Napoli, Mertens si è ambientato benissimo. Ed appena può gira per la città con la fidanzata e scattano le foto più impensabili: «Mi piace molto Napoli e la sua gente. Quando posso faccio venire i miei parenti dal Belgio. Dissi immediatamente di sì al Napoli per l’importanza della squadra ed anche per la bellezza della città. Non esitai neanche un attimo».
Ma a Mertens piace anche la cucina napoletana: «Sì, mi piacciono i piatti tipici. Alcuni li prepara la mia fidanzata e questa cosa mi rende molto felice».
Non accampa pretese per la prestazione con lo Swansea: «A me piace sempre giocare dall’inizio ma ieri sono entrato e ho cercato di dare il massimo e sono contento lo stesso».
Fonte: Corriere dello Sport
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