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Merchandising allo stadio, il modello Barça

La forza di un club non si vede solamente in campo, dove i valori tecnici portano a grandi risultati e, automaticamente, a grandi introiti. Nel post Barcellona-Milan abbiamo voluto indagare su come si muova il merchandising della squadra catalana il cui tempio è la FCBotiqua o “Tienda Official” posizionata esattamente davanti al Camp Nou e parte integrante del tour dello stadio del Barça. Una struttura enorme, da centinaia di metri quadrati articolata su due livelli pieni zeppi di materiale di ogni genere con su il marchio del club blaugrana.

LA TIENDA – Entrare in questo megastore (da oltre 2000 metri quadrati di superficie), che chiamare così è forse riduttivo, è un impatto devastante per gli occhi del tifoso e del curioso che entra e il suo sguardo viene subito rapito dalle centinaia di maglie appese e ordinate sugli scaffali. Un esplosione di blu e rosso che viene contornata da toni di nero e giallo ovvero i colori della seconda divisa del club. Il primo piano riguarda solo ed esclusivamente il materiale da gioco ovvero maglie, pantaloncini, calzettoni, tute d’allenamento ma anche polo e tute di rappresentanza con una cura maniacale per la predisposizione di ogni articolo. Le maglie sono, rigorosamente, tutte girate di spalle con sopra impressi i nomi e i numeri dei giocatori principali della squadra di Pep Guardiola e tale predisposizione segue una determinata scelta di marketing. Se un tifoso vuole la maglia di Messi, ad esempio (dopo saremo più precisi con alcuni dati più interessanti), la trova di tutti i tipi, di tutte le taglie e in ogni scaffale la si può trovare.

LA PSICOLOGIA DI VENDITA – I due piani sui quali si distribuisce questo quantitativo industriale di materiale sono ampi, accoglienti e di facile fruizione per tutti. La scala centrale che collega di due settori riproduce in miniatura le tribune del Camp Nou tant’è che la ripidezza della stessa ricorda quella di alcuni settori dello stadio. Al termine di questa scalinata si trovano alcuni televisori che mandano in onda di continuo match del Barcellona e il tifoso che vuole farsi una piccola siesta può riammirare le magie di Messi e compagni per poi rituffarsi nella marea di gadget presenti. Le casse sfornano scontrini con la stessa facilità con la quale un panettiere sforna brioches calde alle 4 del mattino, i registratori di cassa si aprono di continuo e le stesse si riempiono con costanza disarmante. Chiunque entri dentro la Tienda esce, come minimo, con un qualcosa con su il logo del Barcellona.

LE VENDITE – Parlando con i commessi e gli inservienti del negozio, abbiamo potuto constare come le vendite siano costanti per tutto l’anno tranne nei mesi prettamente estivi ovvero quelli tra giugno e la prima decade di agosto. Per il resto c’è sempre un grande viavai di turisti, tifosi catalani ma anche di tifosi di altre squadre che entrano e comprano. La “camiseta” più venduta, come era prevedibile, è quella di Leo Messi che secondo una stima rappresenta il 55% delle maglie vendute in un bilancio mensile. Più distaccati ci sono Iniesta e Xavi mentre subito giù dal podio troviamo Cesc Fabregas e Alexis Sanchez. Non per nulla, le maglie di questi sei giocatori sono presenti negli scaffali più in vista mentre quelle degli altri compagni di squadra sono rilegate in uno scaffale solo. Ma di non sole maglie vive il fenomeno Barça. Nella tienda trovi di tutto: dalla penna alla custodia per l’iPhone passando dalle cravatte alle felpe per arrivare perfino ai bicchieri da birra e alle tazze per il latte. Tutto marchiato, tutto rigorosamente con i colori sociali ma la fetta più grossa di tutto ciò è derivata dai prodotti a marchio Nike che comprendono anche le divise del Basket e della pallamano che, tuttavia, incidono poco sul 65% della merce venduta. Il restante 35% si divide, appunto, in tutto quello che non è materiale da calcio ma se teniamo conto che una maglia costa, senza toppe della Champions e senza il logo del Mondiale per Club, 100 euro, si può capire bene come l’introito derivante dal merchandising sia una voce molto importante nel bilancio dei catalani.

PUBBLICO E DISPONIBILITA’ ECONOMICA – Curiosa la classifica fattaci pervenire riguardante i tifosi che si recano più spesso presso lo shop ufficiale del Barcellona. La top 3 è composta da tifosi e curiosi francesi, italiani e giapponesi. Tuttavia, la crisi economica che ha colpito anche la Spagna ha fatto si che le vendite del materiale calassero perché fino a 3-4 anni fa, ci raccontavano, molti entravano a mani vuote ed uscivano con borse piene di ogni gadget. Ora, invece, molti tifosi preferiscono prendere le maglie vergini, senza quindi aggiunte di nome e numero, per andare al risparmio ma il flusso, come detto, è sempre continuo e costante. Le partite che rendono di più, secondo quanto ci è stato possibile capire, sono quelle con il Real Madrid ma anche quelle contro la squadre italiane, Milan e Inter sopratutti ma, negli anni passati, anche le sfide con la Juve e altri club della nostra massima serie hanno portato grossi introiti tant’è che per Barça-Milan, nella sola giornata di martedì, sono state vendute quasi 700 sciarpe ufficiali a 20 euro ciascuna. Serve altro?

Fonte: TMW

La Redazione

P.S.

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