Eppure tornano: perché in quel libro bianco (azzurro?), ci sono nomi che restano e relazioni che emergono; e la memoria, che va a ruota libera, non dimentica. Il mercato è un tormento ma però pure l’estasi: una favola d’eterna durata in un giardino che fiorisce sempre e quando gennaio s’avvicina, la frase da cogliere come un margherita è in quel messaggio subliminale lanciato da Aurelio De Laurentiis prima di volare a Los Angeles. «Una squadra non può mai essere definita completa. E poi anche chi sposa la donna più bella nel mondo dopo un po’ finisce per desiderarne altre».
Il giovane colombiano ha convinto tutti: è un sinistro naturale che rientra nel progetto in cui figura anche Iturbe
Innamorarsi, dunque, è un attimo: un colpo di fulmine che sancisce l’inizio d’una storia (nel caso una trattativa) o semplicemente un’idea (leggasi tentazione). L’inverno che verrà è già scritto, poi bisognerà rileggerlo attraverso i codici del mercato che sono sempre (immancabilmente) diversi da ciò che s’immagina: ma, per cominciare, si riparte dalle fine di agosto, dal difensore centrale e dal centrocampista che manca, da ciò che serve – ma seriamente, non per il gusto di comprare – e da quel che piace.
INDIETRO TUTTA – Le gerarchie del campo sono limpidamente sintetizzate tra l’Arsenal e il Livorno e probabilmente racchiudono qualcosa di Marassi: ma Fernandez primo sostituto d’Albiol sa di scelta (e quasi d’indirizzo) e immaginare Paolo Cannavaro prossimo alla separazione non rappresenta più un’utopia. Il futuro è imprevedibile ma il passato recente induce a sospettare che qualcosa possa mutare e che la ricerca del quarto centrale (non necessariamente mancino) sia ripartita: al Liverpool c’è uno Skrtel (29 a dicembre) di troppo, operazione possibile soltanto in presenza di un ravvedimento collettivo sulle cifre o magari in presenza d’una possibilità di accedere ad un prestito oneroso; altrimenti, verrà privilegiata la filosofia societaria e il Napoli resterà alla finestra per capire quali e quanti margini di intervento esistano per ammorbidire il River Plate e far concedere Eder Fabian Alvarez Balanta (20), colombiano perfettamente in linea con il profilo richiesto, sinistro naturale ch’è stato monitorato a sufficienza e che ha raccolto unanimi consensi.
VITA DA MEDIANO – L’esigenza riaguzza l’ingegno: in mezzo c’è un vuoto numerico, manca il quarto centrocampista con cui dar vita completamente al turn-over e la «crisi» del Lione può riaprire per Maxime Gonalons (24) o rilanciare Lucas Leiva (27), il primo più del secondo per valutazioni non solo di carattere anagrafico ma sostanzialmente legate alla compatibilità tecnico-tattica.
METTI ITURBE – Il baby d’oro del momento è Juan Manuel Iturbe Arevalos (20), stellina del Verona che ha incantato d’impatto: il Napoli ci andò vicino, quando però aveva occupato ogni casella occupata. Ma nulla è per sempre e l’unico ostacolo per riavvicinarsi al talento sudamericano è quella valutazione mostruosa (15 milioni d’euro) che rappresenta un tappo. Ma a volte pure quelli saltano…
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
G.D.S.
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