Come scrive l’edizione odierna de “Il Mattino”, nel mercato di gennaio dell’era De Laurentiis sono più i flop che i top. Certo, se si guarda a Grava, Ghoulam e Jorginho si può dire che quelle siano state davvero scelte azzeccate. Così come quelle di Calaiò – protagonista nella promozione dall’allora serie C alla B – e Mannini, che invece contribuì al salto in serie A. Decisamente meno fortunate le esperienze di Rullo, vera e propria meteora in azzurro, e Jesus Datolo che dopo una presentazione in pompa magna con sfilata d’onore a bordo campo al San Paolo, ha infiammato i cuori dei tifosi del Napoli solo per il gol e la prestazione storica contro la Juventus nella stagione successiva. Stessa sorte toccata anche a Edu Vargas, arrivato in azzurro da vice pallone d’oro sudamericano – alle spalle di Neymar – e ricordato solo per una tripletta contro l’Aik Solna in Europa League. Pochissime presenze anche per Ruiz, Armero, Rolando ed Henrique. Meteora anche Josip Radosevic, arrivato a Napoli con l’etichetta di nuovo astro nascente del calcio croato, ma finito presto nell’elenco dei «bidoni» arrivati nella sessione di mercato invernale. Per chiudere Vasco Regini e Alberto Grassi, entrambi arrivati nel gennaio del 2016 come rinforzi per puntare allo scudetto, ma nessuno dei due rivelatosi realmente incisivo. Fuori classifica Manolo Gabbiadini. Perché sarebbe difficile – e forse anche ingiusto – definirlo un flop di gennaio. Alla luce dei suoi primi sei mesi sotto la gestione Benitez aveva tutte le carte in regola per rivelarsi un top acquisto. Gol, assist e prestazioni convincenti, poi l’ombra di Higuain che ne ha oscurato il rendimento fino ad intristirlo al punto tale dal non aver convinto Sarri neanche dopo la partenza del Pipita. Ora tocca a Pavoletti: sulla carta non è certo Gigi Riva, ma con la sua 32 dietro le spalle si dovrà caricare il peso dell’attacco in attesa del ritorno di Milik, e dovrà dimostrare che a gennaio possono arrivare davvero dei rinforzi in grado di «riparare» una squadra che punta ad arrivare in alto.
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