Allo Scida una sfida che promette emozioni, spettacolo e gol. Crotone e Ascoli arrivano a questo confronto da strade diverse. Più lineare quella dei calabresi, partenza col freno a mano leggermente tirato poi un crescendo (8 punti nelle ultime 4 gare) foriero di grandi cose. Più contorta quella dell’Ascoli che, per via di una brutta penalizzazione, ha lavorato in salita. Poi il cambio di guardia con Massimo Silva che ha rilevato la squadra da Fabrizio Castori, perdendo col Cittadella («una gara che non conta essendo arrivato due giorni prima»puntualizza). Poi infilando una bella serie di risultati con 3 vittorie consecutive che hanno portato morale e speranze.
Insomma l’Ascoli di Silva è da play off! Nelle ultime 6 gare ha conquistato 10 punti. Hanno fatto meglio solo Verona con 18, Vicenza con 14 e Cittadella con 11. Il Crotone è avvisato.
Ma allo Scida è anche una sfida tra le panchine, i cui titolari, Menichini e Silva, sono cresciuti sotto la chioccia Carletto Mazzone, soprattutto al Brescia.
MENICHINI– Insomma una gara ad alta intensità emotiva che non deluderà. Menichini non la sottovaluta: «L’Ascoli vive un momento felice e bisogna tenerlo d’occhio. E’ a 3 punti dalla Nocerina e vede la salvezza possibile. Il Crotone, però, guarda avanti. Noi dobbiamo essere concentrati al massimo, senza pensare alla classifica, vogliamo i 3 punti che ci permetterebbero di immaginare il futuro con fiducia. Abbiamo dimostrato, vincendo a Nocera, che abbiamo i numeri giusti, ma guai montarsi la testa. In campo voglio 11 leoni».
SILVA CI CREDE – Dall’altra parte ecco Massimo Silva. Arrivato ad Ascoli con la squadra ultima sta facendo salti mortali per cercare di intravedere la salvezza. Non nasconde le difficoltà di questa gara a Crotone, ma ha idee chiare: «Il Crotone ha grandi qualità tecniche, un gioco ordinato e sa sfruttare bene le ripartenze. Noi dobbiamo sfruttare gli spazi che si apriranno. Solo così potremo cercare di conquistare tre punti importantissimi».
CURIOSITA’ – Il tecnico dell’Ascoli indosserà i calzini rossi, imitando i suoi giocatori. Segnale non di semplice scaramanzia ma voluto dalla società per ricordare lo storico “presidentissimo” Costantino Rozzi di cui domani ricorre il 17° anniversario della morte. Silva fu un suo giocatore.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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