Lo stadio Rigamonti non è un portafortuna per il Crotone. Il Brescia ha vinto in due occasioni, mentre il Crotone è riuscito a strappare una sola volta il pari e non ha mai vinto, cosa che però vuole provare a fare oggi. C’è da riprendere la marcia interrotta con l’Ascoli prima della pausa natalizia e dare seguito alle tre vittorie esterne (Albinoleffe, Cittadella e Nocerina).
AVVERSARIO DURO- Stesse intenzioni, ma con umore migliore per via dell’affermazione ottenuta sul sempre difficile campo di Livorno, in casa bresciana. La vittoria dice che l’avvento di Alessandro Calori ha fatto molto bene al Brescia. Un tecnico che Menichini conosce bene per averlo in passato allenato.
MENICHINI- Un cambio che il tecnico del Crotone commenta così: «In genere i cambi sono sempre positivi e lo stesso è stato con Calori. I giocatori che hanno trovato poco spazio si vogliono mettere in mostra, quelli che hanno giocato di più danno il massimo per conservare il posto. Si crea così una competizione interna positiva che fa molto bene alla squadra. Calori ha portato nuove idee ed ha avuto la possibilità di intervenire sul gruppo. Ma in campo i giocatori sono i veri protagonisti».
IMPRESA– Per compiere l’impresa a Brescia il Crotone di Menichini ha bisogno di mettere in campo qualcosa in più, oltre alla tecnica serviranno cuore, sudore, rabbia e furore agonistico perché ci sarà da sopperire ad assenze pesanti. Il tecnico si trova a dover inventare la formazione. Mancheranno infatti lo squalificato Florenzi, e gli infortunati Abruzzese, Ciano, Caccavallo, Correia e Gabionetta. Quest’ultimo rientrato dal Brasile è stato colpito da un virus che non gli ha permesso di allenarsi. Menichini però non cerca alibi: «In campo si gioca in undici contro undici, noi proviamo a fare la nostra partita e a fare risultato». Infine su Calori dice: «Già da calciatore aveva tutti i requisiti per diventare un buon allenatore».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
