Ormai è ufficiale: è il Milan di Balotelli, non sarà mai il Milan di El Shaarawy. Il desiderio, per nulla intimo e nascosto, di Galliani di vedere Supermario protagonista con una doppietta di una finale di Champions League è la prova concreta che per il Faraone non c’è più posto. Cedibilissimo, anche se in autunno era “incedibilissimo”, El Shaarawy si deve rassegnare. Per lui in questo Milan non c’è più posto.
ASTA TOSTA – Abilmente Galliani sta gestendo un’asta estesa su tutto il territorio europeo. Alle candidature già note (Manchester City, Napoli, Bayern Monaco e Paris St. Germain) bisogna aggiungere anche quella dell’Arsenal. Infatti nelle ultime ore dall’Inghilterra è emerso anche l’interessamento di Arsene Wenger che sarebbe disposto ad offrire ben 32 milioni di sterline, cioè 37 milioni di euro. Ne è certo CaughtOffSide, un sito molto vicino alle vicende dei Gunners, secondo cui il manager francese avrebbe a disposizione in questa finestra di mercato ben 70 milioni di sterline e circa la metà vorrebbe investirla per El Shaarawy.
PANICO – Il Faraone sta gestendo questa situazione con comprensibile e malcelato panico. Che sta contaminando anche la sua avventura azzurra dove c’è il rischio che Prandelli retroceda il rossonero nelle gerarchie della Nazionale. El Shaarawy, però, non vuole lasciare il Milan. Si sente al sicuro con un super-contratto che lo blinda fino al 30 giugno 2018 e che dal 1° luglio gli farà guadagnare oltre 500.000 in più all’anno. Ma il Milan non crede più in lui anche se la sua partenza sarà subordinata solo a un’offerta importante: 35-40 milioni di euro al netto di contropartite tecniche.
ROBINHO – Ma in casa rossonera non è in fermento solo El Shaarawy. Robinho è in attesa di conoscere l’esito della trattativa fra il Santos e il Milan. Lo stesso Binho ha notevolmente aumentato la pressione nei confronti del suo club preferito respingendo al mittente l’offerta della Fluminense. Ma il Santos è convinto di poter strappare il suo campione con una cifra di 6 milioni di euro. Il Milan, che un anno fa non scendeva sotto quota 10-12, adesso ne vuole 8. Anche in questo caso, come per Tevez, bisogna tenere in considerazione il fatto che si sta trattando un giocatore che dal 1° luglio inaugurerà il suo ultimo anno di contratto.
URGENZA – Potrebbe subentrare, però, una decisa accelerata in questa trattativa nel momento in cui Galliani dovesse garantire, fin dalla prossima settimana, la prima parte del pagamento di Tevez al Manchester City. Considerato il fatto che il club di via Turati può operare in fase di acquisto solo dopo aver effettuato una cessione, quella di Robinho potrebbe diventare imminente.
Fonte: Corrieredellosport.
La Redazione.
D.G.
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