Blindata la Champions League e spazzate via le paure con il roboante 6-1 rifilato al Sassuolo, per il Napoli si avvicina l’ora dei bilanci. I partenopei, a meno di clamorosi e improbabili harakiri delle milanesi, non hanno più molto da chiedere alla loro stagione e in società si sta già cominciando a guardare al futuro. Un futuro che, salvo sorprese, verrà costruito ancora attorno a Luciano Spalletti, nonostante la delusione per aver perso l’opportunità di giocarsi fino all’ultimo lo scudetto e qualche malumore nella tifoseria.
Il tecnico, al termine del match coi neroverdi, ha parlato di un “grandissimo campionato” disputato dalla sua squadra, ammettendo che chi al momento sta davanti è semplicemente stato più forte. Un’opinione in netto contrasto con quella di Dries Mertens, che ha invece detto di non essere mai stato così deluso, nemmeno nell’anno dei 91 punti di Sarri, perché le altre squadre, questa volta, non erano di livello superiore.
L’obiettivo di inizio stagione, cioè il ritorno nell’Europa che conta dopo il fallimento dell’anno scorso, è stato centrato, ma è chiaro che almeno fino al ko con la Fiorentina i sogni scudetto rimanevano vivi e il tracollo di Empoli ha lasciato parecchie ferite, non ancora del tutto rimarginate neanche dopo la vittoria tennistica contro i ragazzi di Dionisi.
Per seppellire definitivamente le scorie e ricucire anche il rapporto con i tifosi, che hanno contestato la squadra prima della gara di sabato, ci sono ancora tre partite, che il Napoli ha il dovere di onorare. Dopodiché si potrà cominciare a pensare al futuro: Spalletti ha detto di voler restare e la società al momento non sembra aver intenzione di privarsi di un tecnico che è comunque riuscito a dare gioco e identità al gruppo. Un’altra (quasi) certezza è la conferma di Mertens, la cui firma sul rinnovo di contratto sembra ormai una formalità, come lasciato intendere da De Laurentiis con un tweet dopo la doppietta al Sassuolo. L’idea di vedere il belga fare coppia fissa con Osimhen, considerato anche l’addio già certo di Insigne, stuzzica e non poco il popolo azzurro, ma sul nigeriano sono in corso riflessioni: nonostante le tante gare saltate per il grave infortunio allo zigomo è stato infatti in grado di mettere a referto 17 gol e 6 assist tra campionato ed Europa League, facendo alzare più di un’antenna in Europa. Su di lui ci sono soprattutto i club di Premier (Arsenal e United su tutti) e al giusto prezzo, diciamo almeno 100 milioni, potrebbe anche partire. Il primo colpo in entrata, il giovane Kvaratskhelia, è già stato piazzato, ma con un bottino del genere a disposizione il mercato potrebbe regalare anche qualche scintilla.
Fonte: Sport Mediaset
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