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MEDIASET- Le risposte ai tifosi del Napoli sulla vicenda scommesse

Il Napoli non può essere parte lesa per la giustizia sportiva

Il verdetto era annunciato da giorni, ma la sua pubblicazione ha fatto comunque rumore: Napoli – 2 in classifica, Cannavaro e Grava 6 mesi di squalifica. Tre anni e 3 mesi per Gianello. Queste le decisioni della Commissione Disciplinare. Questo è l’oggi. E domani? Cambieranno i termini? Il Napoli rischia l’esclusione dall’Europa League? Ci sono possibilità che venga tutto azzerato? Cerchiamo di rispondere nelle prossime righe.

La sentenza della Disciplinare è definitiva?
No, la Commissione Disciplinare rappresenta il primo grado della giustizia sportiva. Emessa la sentenza, le parti in causa hanno 48 ore di tempo per presentare ricorso studiano le carte, le motivazioni della squalifica.  Si passerà poi al secondo grado di giudizio: la Corte Federale. Il caso verrà affrontato a gennaio e la decisione sarà ancora appellabile per arrivare al terzo e ultimo grado di giudizio: quello del TNAS (Tribunale arbitrale sportivo del CONI) al quale toccherà la sentenza definitiva, inappellabile.

Perché 2 punti di penalizzazione quando il procuratore federale Palazzi ne aveva chiesto solo uno?

La Commissione Disciplinare ha dovuto omologare il caso del Napoli a quelli di Torino e Sampdoria che hanno avuto sì un punto di penalizzazione, ma dopo aver patteggiato con la stessa Disciplinare.

I precedenti aiutano il Napoli? Ci saranno sconti?
Sì, soprattutto il TNAS si è rivelato generoso nelle sue ultime decisioni. C’è il caso del Benevento, che partì da una penalizzazione di 14 punti richiesta dalla Discipinare per arrivare al -2 del tribunale per l’arbitrato sportivo. Difficile che però si possa andare sotto il punto di penalità, proprio per i precedenti di Torino e Samp.

Il Napoli rischia l’esclusione dall’Europa League?
Non c’è la certezza assoluta, ma al 99% no. La normativa Uefa che prevede l’esclusione dalle competizioni di squadre coinvolte in situazioni atte ad alterare i risultati del campo è soggetta a interpretazioni. Il presidente federale Abete ha già tranquillizzato in tal senso la scorsa estate, quando c’erano già timori per lo stesso Napoli, ma anche per la Lazio. Solo in caso di responsabilità diretta, disse il presidente, si potevano ipotizzare esclusioni di club dalle coppe. Fonti vicine all’Uefa, ribadiscono che non esiste l’equazione punti di penalizzazione in campionato=esclusione dalle competizioni. Il caso sarà in ogni caso oggetto di valutazione da parte della Commissione Disciplinare dell’organisimo europeo.

Cannavaro e Grava possono puntare a uno sconto della squalifica di 6 mesi?
Sì, entrambi sono stati squalificati per omessa denuncia. Il caso-Conte fa giurisprudenza. L’allenatore juventino, per la stessa “colpa” ha visto ridotta la sua squalifica a 4 mesi. Addirittura Conte partiva da una richiesta di 10 mesi della Commissione Disciplinare, non toccati dalla Corte Federale prima del taglio del TNAS.

Il Napoli è punito per responsabilità oggettiva. Non può essere considerato parte lesa?
Non per la giustizia sportiva che poggia sul principio della responsabilità oggettiva delle società nei confronti dell’operato dei tesserati. Il legale del Napoli, Mattia Grassani ha però già annunciato possibili richieste danni nei confronti di Gianello: “La società – ha spiegato a Radio 24- ha subito danni patrimoniali, d’immagine e anche tecnico-sportivi e sono tutte ragioni di risarcimento che potranno essere prese in considerazione una volta esauriti i gradi di giustizia. Per quanto accertato dalla commissione disciplinare non c’è alcuna responsabilità ne’ di culpa in vigilando ne’ di omesso controllo da parte della società che paga il comportamento di un ex-tesserato come Matteo Gianello, in scadenza di contratto, che nella stagione 2009-2010 non giocò nemmeno un minuto”.

Fonte: Sportmediaset

La Redazione

C.T.

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