L’ex fuoriclasse dell’Inter e della Nazionale Sandro Mazzola interviene a Radio Crc. Ecco quanto evidenziato a riguardo dalla Redazione di IamNaples.it:
“Secondo me, in Europa, siamo ancora un po’ indietro come movimento: a mio parere gli allenatori dovrebbero lavorare un po’ di più sulla testa dei giocatori, non solo sulle loro gambe. Ricordo la mia prima partita contro il Real in finale di Coppa dei Campioni, una vera corazzata che la vinceva da anni. Nel primo tempo non la beccai e quando rientrai nello spogliatoio mi sedetti in un angolino ad osservare le scarpette: pensavo se dovessi cambiarle o meno, dato che non è che le avessi usate chissà quanto. Eravamo lì a pensare all’Italia, allo Stadio pieno, alla gente e cosa potesse dire, al fatto che fosse la prima volta. Ma l’allenatore in questi casi può fare la differenza: il mio vecchio Herrera mi prese e disse che avessi già capito tutto, in realtà non era così, poi mi guardò fisso e predisse una mia doppietta. Fu così. Se il vantaggio dell’Inter può essere non avere coppe? Oggi le rose sono composte da 20 titolari e se l’allenatore è bravo anche nelle rotazioni le competizioni europee possono non essere un deficit. Cosa farà Spalletti per fronteggiare il Napoli? Credo che li attaccheremo nella nostra metà campo per poi ribaltare la situazione con la classica ripartenza. Se Icardi è il più forte degli attaccanti della Serie A? I numeri dicono così. E’ un giocatore strano, tocca pochi palloni ma mi dà la sensazione di essere in grado di scovare i difetti dei suoi avversari e riuscire a giocare su quelli.”
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