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Mazzarri: “Voglio la svolta in campionato”

Il tecnico azzurro: "Abbiamo giocato con il freno a mano tirato"

Una serata balorda, storta, da dimenticare. Per Mazzarri non esistono altre spiegazioni: «Serata ultranegativa, abbiamo sciupate un mare di palle-gol e poi incassato tre reti su tre tiri in porta. Di peggio non poteva capitarci» . Il tecnico toscano fa di tutto per giustificare una sconfitta così mortificante, che ha lasciato di sasso gli spettatori del San Paolo e che hanno fatto sentire il proprio disappunto quando è stato sostituito Donadel. Ma per l’allenatore del Napoli i motivi del capitombolo vanno ricondotti a poche e determinate motivazioni: «Siamo partiti con il piede sbagliato, un po’ come ci era successo con la la Lazio. Non c’entrano i singoli ma è tutta la squadra che non si è saputa ritrovare. Difficile trovare la cause precise, forse sarà stato questo clima soporifero che si è venuto a creare sugli spalti; forse è stato sottovalutato un avversario che aveva sconfitto l’Atletico Madrid. Una partenza con il freno a mano tirato». 

ERRORI – Poi ritorna sulle occasioni fallite: «Abbiamo sciupato tanto ed il terreno da gioco non aiuta. Lo dico da sempre. Specie nel primo tempo, siamo stati danneggiati negli appoggi delle condizioni del manto erboso. E’ difficile essere precisi nell’ultimo passaggio in queste condizioni. Poi al primo tiro in porta, abbiamo incassato il gol. E sugli altri due c’era anche un fuorigioco. Nella ripresa però, dopo l’inserimento di Hamsik ho visto una squadra arrembante. Per venti minuti li abbiamo schiacciati nella loro area. Ma non siamo stati fortunati al momento di piazzare il colpo decisivo ed in altre circostanze è stato bravo il loro portiere. Abbiamo sbagliato l’impossibile. E di solito siamo sempre capaci di ribaltare i risultati, stavolta non ci è riuscito e non è dipeso da mancanza di volontà». Si altera quando qualcuno insinua sulla scarsa attenzione mostrata dai suoi nell’affrontare l’avversario: «Mi dispiace, ma su questo non tollero critiche: i ragazzi hanno dato tutto, ci tenevano a fare un buon risultato, l’impegno io l’ho visto dal primo all’ultimo minuto». 
TUTTO PER TUTTO Mazzarri fa notare che in campo ad un certo punto c’era quasi tutta la squadra titolare: «Gli esterni erano i soliti, poi sono entrati Hamsik ed Inler, davanti mancava Insigne solo perchè non l’ho avuto a disposizione. La rotazione non c’entra. Ma su un campo di patate è davvero difficile giocare. Ci fosse stato un manto erboso che si rispetti, di palle gol ne avremmo create dodici invece che sette. E poi la fase difensiva viene applicata da tutta la squadra, non solo dai difensori che escluso Rolando erano anch’essi due titolari». Intanto il Napoli, per la seconda volta consecutiva subisce tre gol in Europa League e rischia di finire fuori al primo appuntamento dopo la qualificazione ai gironi: «Al ritorno cercheremo di fare il possibile per rimettere in piedi la situazione anche se mi rendo conto che sarà alquanto difficile. Ma ci proveremo» . Anche se la sfida capiterà a pochi giorni dalla trasferta di Udine e ad una settimana dal faccia a faccia con la Juve. «Abbiamo il dovere di tentare il tutto per tutto al ritorno e ringrazio l’allenatore avversario per la considerazione espressa sul nostro conto». 


LA SAMP Ma intanto incombe la sfida di campionato con la Samp che non ammette altri passi falsi. Domenica ci sarà un San Paolo strapieno anche grazie ai prezzi dei biglietti contenuti. E Mazzarri dovrà ricomporre i cocci di un gruppo che ieri sera ha mostrato il peggio di sè: sfilacciato, confusionario, arruffone. «Bisogna svoltare subito, non sarà facile ma dobbiamo assolutamente ritrovarci in questi due giorni e tornare alla vittoria in campionato giocando come sappiamo: con determinazione e con l’attenzione giusta fin dal primo minuto». E solo alla fine, Mazzarri riconosce che la mazzata sul piano psicologico potrebbe avere dei riflessi inaspettati e che occorrerà subito riordinare le fila. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.


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