Esulta, Walter Mazzarri, con misura, come di consueto. Qualificazione e possibilità, adesso, di pensare soltanto al campionato, in attesa dei sedicesimi. Insomma, qualche mese in cui recuperare un po’ di forze, qualche geometria e, semmai, per sistemare qualcosa con il prossimo mercato. Lo dice con chiarezza il tecnico del Napoli: «Con il Psv potremo fare delle scelte mirate a non condizionare troppo il nostro cammino in campionato. Sono contento perché d’ora in poi ci concentreremo solo sul torneo nazionale».
Ed è un bel passo avanti. Questa trasferta era cominciata con qualche malumore, soprattutto da parte del tecnico che si è sentito trasformato in una sorta di bersaglio dal punto di vista delle critiche. Poi sono arrivate anche le assenze: Insigne, Campagnaro, proprio nelle ore della vigilia. E quando la squadra è scesa in campo, davanti a un Rasunda che ricordava, attraverso i tifosi, il suo passato, si è reso conto che la partita non sarebbe stata semplice: il terreno di gioco non agevolava certo il Napoli. «Giocare palla a terra era difficilissimo» , spiega. Poi qualche disattenzione, il gol di Dzemaili troppo presto pareggiato dagli svedesi. Ma alla fine può solo fare festa, Mazzarri: «E’ stata una partita difficile ma i ragazzi hanno offerto una prestazione di carattere».
PROSPETTIVE – Lunedì la sfida con il Cagliari. L’obiettivo, ora, è il rilancio in campionato perché questa squadra può provare a competere sino alla fine, può provare a contendere la vittoria alla Juventus, all’Inter e adesso anche alla Fiorentina. Ecco perché a Stoccolma Mazzarri si è tolto un peso dallo stomaco: «L’Europa League qualche punto lo toglie di sicuro. Oggi siamo arrivati all’alba a Napoli. Avremo, perciò, poco tempo per recuperare in vista di Cagliari. Certo, andremo in campo lunedì ma stiamo giocando veramente tanto. Non abbiamo il tempo di rientrare a casa e subito dobbiamo tornare in campo. In Italia non è facile affrontare squadre che hanno una settimana intera per preparare la partita». Risponde indirettamente alle critiche: «Siamo allenati e maggiormente pronti ad affrontare una stagione così massacrante rispetto allo scorso anno, quando fummo impegnati in Champions. Giocheremo lunedì ed è giusto così perché le squadre impegnate in Europa League dovrebbero sempre avere ventiquattro ore in più per riposare». Poi attacca: «Abbiamo sette punti in più rispetto alla scorsa stagione. Bisogna parlare con i fatti e i numeri parlano chiaro».
MERCATO – E’ chiaro che a questo punto bisognerà fare i primi bilanci. Ad esempio il futuro di Vargas che ieri ha giocato bene dopo aver spesso deluso: «Si è mosso in maniera straordinaria, soprattutto nel primo tempo. Avrebbe meritato il gol. E mi dispiace che non lo abbia segnato perché gli serviva».
Resta da capire quanto il cileno possa dare. Soprattutto quando possa darlo: subito o fra un po’ di tempo? Ed entra in ballo il discorso del mercato. Cosa farà il Napoli? «E’ presto per parlarne», dice il tecnico. Che, comunque, vuole bere sino in fondo questo calice dolce dopo aver trangugiato qualche calice amaro. Spiega: «I ragazzi hanno offerto una prova di carattere. La vittoria è stata meritata, nel secondo tempo abbiamo fatto una partita perfetta. Bisognava attaccare gli spazi e nella ripresa lo abbiamo fatto molto meglio». Sottolinea quanto sia stato difficile giocare su questo terreno di gioco, molto più simile a un pascolo: « Palla a terra era praticamente impossibile giocare».
Alla fine una serata felice che affranca la squadra dai malumori che hanno fatto seguito al rocambolesco pareggio con il Milan.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
