Mazzarri aveva chiesto una prova di maturità dal suo Napoli ed è stato accontentato. «Sì, ora posso dire che siamo maturati: l’anno scorso una partita come questa l’avremmo persa e stavolta addirittura l’abbiamo vinta». Il tecnico azzurro indica la Juve come modello da seguire, proprio la rivale al titolo e dopo i veleni della Supercoppa a Pechino. «Ho parlato con i ragazzi: voglio che si prenda la loro voglia di vincere. Partono in un certo modo, sono veementi, non concedono niente e sono sempre motivati. Ho preso spunto dalla Juventus dell’anno scorso e di questo inizio campionato. Non si distraggono mai, fanno la fase passiva in modo incredibile per essere una grande squadra. Il gioco buono in fase attiva l’abbiamo anche noi, bisogna cercare di essere meno scostanti».
La vittoria gli attenua la rabbia per l’espulsione. Episodio che Mazzarri spiega così. «Credo ci sia stato un problema di comunicazione tra arbitro e quarto uomo, un equivoco: c’è stato un fallo brutto davanti alla mia panchina, l’unica mia colpa è aver aperto le braccia in maniera plateale. Tagliavento si è avvicinato avvertendomi che se l’avessi fatto un’altra volta mi avrebbe mandato via e se n’è andato. Non ho detto più una parola, riflettevo con me stesso. L’arbitro è tornato indietro forse dopo una comunicazione con il quarto uomo e sono stato espulso». Sulla panchina ci è andato Frustalupi, il secondo che si è confermato un «portafortuna», l’ottava vittoria in otto partite, comprese le sostituzioni a partite in corsa. «Meglio che non venga espulso un giocatore e si resta undici contro undici: i ragazzi anche senza di me sanno bene quello che devono fare», dice Mazzarri. Secondo alcune indiscrezioni, Edoardo De Laurentiis, il vicepresidente azzurro avrebbe protestato negli spogliatoi in maniera vibrante nei confronti di Tagliavento per l’espulsione di Mazzarri. L’episodio sarebbe stato rilevato dagli ispettori della procura federale.
Un altro episodio, il rigore fischiato ad Hamsik. «Basta che sia sulla linea è rigore. E il fallo di Gastaldello era minimo sulla linea, se non più dentro». Risposta importante dalla partita con la Samp a livello caratteriale: il Napoli ha vinto da grande squadra. «Abbiamo sofferto. Complimenti alla Sampdoria che aveva una veemenza doppia e ci ha pressato da tutte le parti del campo. Probabilmente non ci ha agevolato nelle ripartenze il campo un po’ pesante e siamo stati meno brillanti del solito. Nell’intervallo ho detto ai ragazzi che non avrebbero potuto continuare a pressarci così. Siamo stati bravi a non compromettere la gara nel primo tempo e alla fine l’abbiamo anche meritata». Il Napoli è in testa con la Juve. «Se siamo primi con sedici punti significa che l’abbiamo meritato. Più in alto stai e più aumentano le difficoltà, tutti giocano contro di te la partita della vita cone ha fatto la Samp. Nel campionato italiano se cali un attimo puoi perdere con chiunque». Napoli migliore difesa. «Se vieni accreditato per qualcosa che noi non nominiano devi partire da una fase difensiva perfetta. L’importante è l’equilibrio di squadra, se non prendi gol resta comunque lo zero a zero e poi una rete puoi sempre farla».
Niente voli pindarici, concreto Mazzarri che però esprime un concetto importante: la priorità è il campionato. «Conta la fine, l’ultimo giorno, quando si tireranno le somme. Quest’anno siamo ripartiti con concetti un po’ diversi, si tiene in considerazione soprattutto il campionato: sono state fatte delle scelte societarie con doppi ruoli migliorati e si prova ad andare avanti anche in Europa League cercando di perdere meno punti in campionato, a differenza di quello che abbiamo fatto l’anno scorso».
Infatti Mazzarri in Europa League si affida al turn over totale e sarà così anche contro il Psv. «Giovedì bisognerà cambiare, come l’altra volta. Abbiamo preso Mesto che sto trascurando in campionato».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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