Brillante e vincente il suo Napoli. Sotto gli occhi del cittì azzurro Prandelli la sua squadra fa un figurone, stravince nell’esordio del campionato a Palermo. Grande vittoria, grande esordio, tre gol al «Barbera», un segnale forte a tutte le altre, innanzitutto alla Juventus ma non solo. Prova di grande autorevolezza, la squadra non ha avvertito le tre assenze per squalifiche.
Soddisfatto Mazzarri che ha ridisegnato la squadra quest’anno secondo le nuove esigenze e le caratteristiche dei nuovi elementi che ha in organico. «Si è fatto spesso bene, abbiamo fatto un’ottima gara, il Palermo non si è espresso perchè noi abbiamo interpretato bene la gara. I miei giocatori perfetti a cominciare dagli attaccanti che hanno dato una mano alla squadra». Successo netto, pesante, stavolta Sannino nulla ha potuto, dopo che l’anno scorso aveva fatto soffrire gli azzurri nelle due trasferte a Siena, quella di campionato e l’altra in coppa Italia. «Ogni partita ha le sue difficoltà, cercheremo di mantenere l’equilibrio. Sembrava una serata stregata, la palla non voleva entrare. Anche sull’1-0 abbiamo sbagliato diversi gol. Nonostante l’assenza di Pandev, l’uomo più in forma del momento abbiamo creato molto». Si sofferma su Insigne uscito per crampi. «È probabile, il suo vero esordio, aveva tanta pressione magari ne ha risentito ma soprattutto perchè ha corso tanto per la squadra, ha fatto una grande gara. Lorenzo sta crescendo e sta facendo molto bene. La serie A e la piazza come Napoli sono di sicuro una cosa diversa. Lui riesce a fare bene così come negli altri campionati».
Smaltita la rabbia per beffa di Supercoppa. Mazzarri non ci ha dormito su, ci è rimasto malissimo e in più si è scatenato il botta e riposta a distanza con Carrera. Poteva cancellare quella serata da incubo solo con una grande vittoria, a Palermo è arrivata e finalmente il ko contro la Juve è stato definitivamente cancellato. Arrivare il più in alto possibile, senza fissare traguardi precisi ma puntando sempre al massimo. Lo spirito Napoli, lo spirito ricordato ancora una volta agli azzurri negli ultimi allenamenti prima del via a Palermo. Però preferisce mantenersi cauto il tecnico azzurro e non vuol sentir parlare di scudetto. «Abbiamo sempre l’asticella sui nostro obiettivi e i nostri mezzi e pensiamo di poter lottare su tutti i fronti in cui giochiamo. Adesso pensiamo già alla Fiorentina, alla fine vedremo dove arriveremo. Lotta Napoli-Juventus? Le griglie fatele voi». E poi una squadra messa in campo in maniera perfetta.
Scelte giuste all’inizio, la posizione di Hamsik alle spalle di Cavani e Insigne, tutto perfetto. Il possesso palla, l’aggressività, la rapidità, insomma il Napoli che probabilmente aveva in mente già dal primo giorno di ritiro. Napoli in campo con il 3-4-1-2, dopo il 3-5-1-1 provato nelle amichevoli precampionato.
Un Napoli dai volti diversi, un Napoli imprevedibile, questa è l’idea di Mazzarri che senza Lavezzi ha cambiato i movimenti in attacco e con Behrami al posto di Gargano ha ora più forza fisica a centrocampo. «Abbiamo cercato di lavorare sui difetti, magari prima ci abbassamo e prendevamo qualche gol di troppo dalle punzioni dal limite. Forse tante partite a livelli alti, pagavamo in attenzione. Può darci una mano Britos che è un buon saltatore». Ultimo riferimento al mercato: «Serve un esterno, un doppio ruolo sulla fascia, e credo che sia l’unico che arriverà. Ci serve in vista delle competizioni che andiamo ad affrontare. La partenza di Gargano, sono scelte che vanno rispettate. Come Lavezzi che gradiva giocare altrove”.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
