Il silenzio dopo la grande gioia e il grande stress. Mazzarri è stato il più agitato degli azzurri in questa notte che valeva per la storia al punto da essere espulso all’inizio del secondo tempo dall’arbitro Oddvar Moen perché aveva spintonato Nilmar, dopo un contrasto di gioco.
«L’allenatore non parla, era molto stanco negli spogliatoi»,
ha informato l’addetto stampa Guido Baldari.
Non era la prima volta. Mazzarri vive le partite in maniera molto emotiva e ha avuto un piccolo sbalzo di pressione negli spogliatoi. Stress, tanto stress. Il medico De Nicola ha consigliato al tecnico di salire in pullman e di riposare. Davanti ai taccuini e ai microfoni si è presentato il direttore sportivo Bigon:
«Mazzarri non parla, ma non perché è stato espulso. Ha avuto un calo di tensione e sta recuperando le forze. Un momento di stanchezza, posso rassicurare sulle sue condizioni fisiche».
Il dirigente, da due anni al fianco del tecnico, ha spiegato:
«Mazzarri avrebbe voluto sostituire Inler con Pandev, poi Gokhan ha segnato e lui lo ha lasciato in campo».
Il collaboratore Concina, dopo l’1-0, ha ricevuto una differente indicazione per i cambi. Ha aggiunto Bigon:
«Godiamoci questo successo, in due anni la squadra è arrivata alla Champions, non so se questo sia mai accaduto ad altri club. Torniamo a Napoli con una grande gioia dentro, mi piacerebbe incontrare una squadra forte ma non sai cosa aspettarti del sorteggio. Con le grandi ci è andata bene, poi vediamo».
Mazzarri aveva caricato molto i giocatori nell’albergo al centro di Castellon. Per stemperare la tensione, l’altra sera, aveva fatto preparare per lui e il suo staff dal cuoco Federico una paella valenciana, niente riso in bianco per una volta. Si è caricato molto, forse troppo. Ha protestato vibratamente dopo 22′ per la mancata espulsione di Zapata per il fallo su Lavezzi a centrocampo. Poi, l’espulsione, che potrebbe impedirgli di sedere in panchina nella prima sfida degli ottavi (il sorteggio è in programma venerdì 16 al termine dell’Europa League).
Prima di salire sul bus, il tecnico ha fatto i complimenti ai giocatori:
«Bravi, siete stati bravissimi. Avete meritato questa impresa».
E mille tifosi, davanti al pullman, gli hanno dedicato cori e applausi: sta facendo sognare la gente. Da oggi, però, si torna a pensare al campionato, alle ultime tre partite del 2011 che potrebbero rilanciare gli azzurri in classifica. Battendo il Lecce, la squadra ha raggiunto il quinto posto ed è rientrata in zona Europa, però a Mazzarri non basta. Vorrebbe tornare a vincere in trasferta, domenica prossima a Novara. L’ultimo successo esterno degli azzurri risale al 1° ottobre, quel 3-0 sul campo dell’Inter. Dopo lo sforzo in Champions, vi sarà il turnover, però equilibrato. E non verranno trascurati i dettagli dal tecnico: ha chiesto di poter fare allenare la squadra domenica mattina sul sintetico di Novara.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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