Tre ore prima al campo d’allenamento. Come sempre. Il solito Mazzarri, insomma. Alle 10.30 era già a Castelvolturno, il primo ad arrivare per pianificare la seduta di lavoro. Sta bene, caricato e motivato. Lunedì ha svolto alcuni accertamenti cardiologici alla clinica «Montevergine» di Mercogliano: tutto ok.
Più che le parole, contano i fatti, in questi casi. E i fatti sono che ieri Mazzarri era in campo carico e determinato più che mai. Sta bene il tecnico, rincuorati i calciatori azzurri che lo hanno rivisto guidare la seduta con la solita carica. Appena sfiorato l’argomento, Mazzarri non ne voleva parlare lunedì e non ha voluto farlo ieri alla ripresa del lavoro. Ai giocatori è bastato guardarlo negli occhi, agli azzurri è bastato rivederlo in campo per tranquilizzarsi ulteriormente. «Solo un controllo», il messaggio rassicurante mandato già lunedì attraverso il sito della società. Una parentesi medica aperta e chiusa.
C’è il campo, il quotidiano, le tensioni del suo lavoro. Tutto quello che rientra nel quotidiano, la tensione che aumenta con l’avvicinarsi della partita. E domani si gioca: al san Paolo ci sono gli ucraini del Dnipro. L’applauso del San Paolo sarà più forte del solito, come forte è stato il calore dei suoi giocatori, degli altri componenti dello staff, di tutti gli addetti a Castelvolturno. «Tutto ok, tutto ok». Un sorriso per tutti e via sul lavoro, sui primi accorgimenti, il primo allenamento per reparti, le prime situazioni provate per il match di Europa League. L’obiettivo primario è il campionato ma ora diventa decisivo l’impegno contro la formazione ucraina, secondo nel proprio campionato alle spalle dello Shakhtar. Oggi lo dirà in conferenza stampa, Mazzari parlerà della prossima sfida che il Napoli è obbligato a vincere. Solo con i tre punti si alimentano le chances di qualificazione dopo i due ko nelle trasferte con gli olandesi del Psv Eindhoven e gli ucraini del Dnipro.
Le idee di formazione, lo studio degli avversari, la riunione tecnica di inizio settimana per esaminare la partita precedente, in questo caso quella contro il Torino. Insomma il solito lavoro, il programma del primo giorno di ripresa della settimana. E la settimana corta in termini di impegno già ravvicinato, quello di Europa League e poi il Genoa. Mazzarri vuole vincere sempre, ci mette passione ed entusiasmo, il vero trascinatore del gruppo azzurro, quello che in tre anni ha portato il Napoli a livelli straordinari. Sempre con il piede sull’acceleratore, sempre con lo stress in agguato, gli anni di Napoli che si aggiungono a quelli precedenti, sempre spinti al massimo con la Reggina, la Sampdoria.
Una vita stressante, magari che condurrà con qualche accorgimento, da gran fumatore potrebbe limitare il numero delle sigarette. Ieri spazio solo per i discorsi di campo: la tattica, la tecnica. Al video si rivedrà la sfida in Ucraina con il Dnipro, si giocò due settimane fa, gli azzurri persero 3-1. Mazzarri non ci stava a perdere, come sempre, si vedeva da come si agitava in panchina. Una rivincita sportiva, ci tiene il tecnico, ci tengono gli azzurri. Stavolta ci terranno ancora di più per regalare una bella vittoria al loro allenatore, una vittoria per cancellare gli ultimi risultati negativi e il momento di particolare tensione. Una vittoria per cancellare l’ultimo periodo nero, una carica che Mazzarri ha cominciato a dare ieri alla squadra. Oggi lo farà in conferenza stampa. È già giorno di vigilia, domani sera si torna in campo: c’è l’Europa League.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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