«Con Napoli c’è un rapporto speciale. È chiaro che dipendiamo dai risultati anche per il rapporto con la gente. Sono arrivato col mio staff in un momento particolare difficile, sono cambiate tante cose e quindi i risultati hanno contribuito a incrementare il rapporto con tutta la città». È uno stralcio di un’intervista sul mondo privato di Walter Mazzarri, rilasciata all’ex campionessa di nuoto, Novella Calligaris, che andrà in onda dopodomani alle 23 su Rainews (canale 48 digitale terrestre e 508 della piattaforma Sky)
«A Napoli il pubblico è particolarmente caloroso – spiega l’allenatore della squadra azzurra -. Questa è una responsabilità in più vista la situazione drammatica in cui versa la città e quindi l’unica speranza forse è proprio la squadra di calcio… Per come ho interpretato il mio mestiere tutto questo porta a grandi stimoli e pure ad una responsabilità altissima, perché a Napoli si vive il calcio come una rivalsa sociale e quando si riescono a fare cose importanti, dare gioia e soddisfazione a questa gente, tutto ciò ti porta una carica interiore pazzesca». Mazzarri spiega come resiste alle pressioni della piazza. «Cerco di andare controcorrente per trasmettere equilibrio. Mi sono adirato solo una volta con i tifosi, quando questi hanno fatto un fotomontaggio con la mia faccia e il corpo di San Gennaro, troppo». Eppure la scaramanzia è un’arma del tecnico. «La camicia bianca mi piace molto, con l’abito blu sta bene, qui a Napoli è, invece, diventata un simbolo, la indossavo dalla partita con la Juve e non ho cambiato più il colore. Proprio durante quella vittoria (3-2) – partita pazzesca, non si vinceva a Torino da 21 anni – mi sono tolto la giacca e sono rimasto con la camicia. Lo sport non è una scienza esatta, a volte si ha bisogno di credere a qualcosa che probabilmente non esiste. Ci sono dei rituali che ti capita di continuare a fare perché magari ti è capitato di compiere determinati gesti e le cose sono andate bene, magari non servirà a niente ma si continua a farlo. Ma io credo soprattutto nel lavoro e nell’applicazione». Poi il prossimo Napoli-Juventus, uno scontro fatto di tante cose, Sud contro Nord etc. «Un successo contro una squadra così, che rappresenta i poteri forti (lo hai detto tu Novella, dice all’intervistatrice) trasmette più adrenalina, più responsabilità ed è bello poter essere l’interprete principale di questo evento».
La Redazione
C.T.
Fonte: Il Mattino
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