Il Genoa, la corsa al secondo posto, il Napoli del futuro. Mazzarri tiene viva la vigilia del posticipo del San Paolo contro i rossoblù. «Una gara trappola questa contro il Genoa, mi ricorda quella con il Bologna. Una partita pericolosa per tanti motivi, non penso alla prossima sfida col Milan ma a questa gara che non possiamo assolutamente sbagliare». La corsa al secondo posto. «Decisive saranno le prossime due partite. Se dovessero andare bene per noi potrebbe essere lo scatto decisivo per il secondo posto. Se invece non dovesse essere così ci sarebbero altre sei gare per decidere tutto». Il futuro: De Laurentiiis su Twitter ha parlato di un Napoli forte, giovane e tosto. «L’importante che sia forte, per un allenatore più forte è una squadra, meglio è. A me basta questo: giovane o vecchio fa lo stesso». Twitter, mezzo comunicativo che Mazzarri non ama. «Fosse per me lo abolirei».
Il Genoa, il presente. «Ha un ottimo potenziale, soprattutto in attacco con Borriello, Immobile, Floro Flores e Bertolacci. Buona la coppia centrale di centrocampo, in difesa Portanova che ci fece già gol con il Bologna e sulle palle inattive può creare problemi». Pensa solo al Genoa e non fa calcoli sui diffidati, anche se sono ben nove tra gli azzurri. «Le scelte non saranno condizionate dalle diffide e in campo non dovremo pensare alle ammonizioni anche perché giocando una partita d’attacco i cartellini gialli dovrebbero preoccupare più gli avversari. Chiaramente però non prendere ammonizioni sarebbe meglio». E non pensa al Milan, Mazzarri confida che non guarderà neanche la partita. «A quell’ora sono a pranzo con i miei giocatori. Penso solo al Genoa, giuro che il risultato del Milan non mi interessa, penso soltanto al nostro. Noi dobbiamo pensare a vincere il maggior numero di partite possibili e poi vedremo». Una corsa con obiettivo secondo posto. «Sono d’accordo con Conte che ha detto che per una squadra è importante centrare la Champions. Sento che il Milan vuole arrivarci a tutti i costi, parlano sempre del secondo posto. Per noi questo rappresenta uno stimolo in più, abbiamo due punti in più e se dovessimo vincere sempre, o quasi sempre, sarà difficile toglierci il secondo posto. Per questo pensiamo a battere il Genoa, chiedo ai tifosi come sempre di darci un aiuto».
Otto gol all’attivo nelle ultime due partite ma anche cinque al passivo. In difesa si attendono miglioramenti. «Più che errori di reparto e di meccanismi difensivi che non hanno funzionato si è trattato di disattenzioni. Ne abbiamo parlato, ad esempio abbiamo analizzato il gol subito da Denis dell’Atalanta e le cose che in quel caso non hanno funzionato». E Mazzarri spiega di aver parlato anche con i rigoristi dopo gli ultimi errori di Cavani e Hamsik. «Ci sono sempre due uomini designati a tirare, il terzo potrebbe essere Pandev. Dopo un errore non sono portato a cambiare un rigorista se questo è convinto di tirare ancora. Ne parlo con lui per cercare dei correttivi per migliorare il rigore successivo». Ancora su Cavani. Ballardini, tecnico del Genoa, ha rivendicato l’idea del Matador punta centrale dicendo di essere stato lui il primo ad averlo schierato in questo ruolo. «Conta fino a un certo punto il fatto che giochi più centrale o più laterale. Cavani nei tre anni di Napoli ha segnato come da nessun’altra parte perché la squadra gioca in un certo modo e lui è bravo a finalizzare. Ai giocatori ricordo sempre di ringraziare i compagni quando si emerge perché sono tanti i motivi che portano a elevarsi». Parla di tutto meno che dell’argomento spie, rilanciato da Genova. «Parliamo di calcio, di cose serie».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
