Mazzarri: “Scudetto? I conti si faranno alla fine”

Il tecnico partenopeo: "Abbiamo vinto la partita con maturità ed intelligenza"

Ci sono sogni che si vivono e però non si confessano: e in quel turbinio d’emozioni che concede l’altissima quota, nell’ebrezza che è figlia del quarto successo esterno, meglio lasciare via le evocazioni e starsene sul vago quando dal coro s’alza la parola scudetto: «Quello che ho detto in questi anni vale anche adesso: viviamo alla giornata. I conti poi si fanno alla fine». E i conti tornano ancora, perché Cagliari-Napoli è un colpo di spugna che cancella gli scarabocchi nei finali con Milan e Torino e concede a Mazzarri la possibilità di sorridere lontano dai taccuini.
Mazzarri, va meglio ora…
«Va sempre bene, perché penso che a questa squadra non si possa chiedere di più: abbiamo superato il turno di Europa League, siamo stati capaci di venire a vincere a Cagliari, su un campo difficile, contro una avversaria che sa giocare al calcio e lo ha dimostrato anche in casa dell’Inter. Stiamo vivendo una favola: dopo gli anni di Maradona, questa è il miglior avvio di campionato».

Tre punti che servono per dimenticare quelli lasciati al Milan e al Torino.
«C’è sempre un motivo per rammaricarsi, nel corso di una stagione. Ma la risposta della squadra mi è piaciuta e tanto. Abbiamo dimostrato carattere, siamo stati maturi. Magari dovevamo essere cinici quando ci sono capitate alcune opportunità, come nel primo tempo. Ma nella ripresa abbiamo reagito e devo fare i complimenti non solo al Cagliari ma anche ai miei».

Squadra rivoluzionata, una necessità: e quell’Hamsik…
«Marek è un giocatore talmente intelligente ed eclettico che può giocare ovunque; è pero chiaro che lo preferisco alle spalle delle punte, da trequartista, dove non dà mai punti di riferimento. Poi ha senso tattico, avverte prima il posto in cui cade il pallone, vede la porta. Le assenze pesano, certo, ma abbiamo comunque giocato secondo criteri che ci appartengono e la prestazione ribadisce i progressi continui di questo Napoli».

Cosa le è piaciuto di più del suo Napoli?
«La personalità mostrata nei momenti-chiave della gara. Abbiamo cominciato benino, abbiamo avuto una serie di chance in avvio; poi siamo stati costretti a subire il ritorno del Cagliari. E a quel punto c’è stata un’altra interpretazione. Ciò vuol dire che ci siamo, che pure stavolta abbiamo tirato fuori il meglio di noi».

E che a ripensare alle fase finali della gara con il Milan….
«Mi permetto di sottolineare il risultato di domenica sera dei rossoneri: il loro successo sulla Juventus, sui campioni d’Italia, credo sia servito solo per ricordare la forza di un club e del suo organico che è tra i più forti in circolazione».

La cautela le è compagna di viaggio anche in questi momenti….
«Ma conosco il calcio e le sue insidie. So che il pericolo, in questo campionato così difficile, si nasconde dietro l’angolo. Io ragiono a modo mio, vado avanti senza fare programmi: in questo momento sono già teso a pensare alla gara con il Pescara. Però è giusto che ci si goda questo successo. Conto questo Cagliari, e in casa loro, sarà difficile far punti per gli altri. Noi abbiamo vinto».

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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