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Mazzarri salterà entrambe le sfide contro il Chelsea

Il motivo della squalifica e per la spinta data a Nilmar del Vilareal

Una mazzata, un colpo da ko: due giornate di squalifica e tremila euro di multa inflitte a Mazzarri dalla commissione disciplinare dell’Uefa dopo l’allontanamento dalla panchina durante la sfida in casa del Villarreal. L’allenatore del Napoli non potrà guidare i suoi nel doppio confronto con il Chelsea, valido per la qualificazione ai quarti di finale di Champions: andata il 21 febbraio al San Paolo, il ritorno a Londra, allo Stamford Bridge, il 14 marzo. Al tecnico negata la soddisfazione più grande della sua carriera, quella di vivere da vicino un evento così importante; la squadra, invece, privata della sua guida principe e del suo motivatore per eccellenza. Rabbia grande, ieri sera, negli uffici della sede a Castelvolturno quando è arrivata la comunicazione ufficiale dall’Uefa (intorno alle 19). Rabbia, indignazione ed anche sorpresa. «Non ce l’aspettavamo» , è stato il commento generale. Il gesto di Mazzarri non meritava una punizione così severa da parte dei giudici dell’Uefa. De Laurentiis aveva da poco lasciato il salone delle riunioni e stava rientrando a Roma quando è stato informato della punizione. Mazzarri, invece, era nella sua abitazione alle porte di Pozzuoli. Il presidente ha disposto di attivare immediatamente la procedura del ricorso d’urgenza. L’avvocato Grassani aspettava solo il via per approntare l’incartamento con le controdeduzioni . Era già in possesso dei filmati dell’accaduto, nonché del racconto dei fatti da parte dell’allenatore. Il Napoli chiederà in prima istanza la revoca del provvedimento. In subordine, la riduzione ad una giornata della squalifica. Il rischio che Mazzarri non sieda in panchina a Fuorigrotta nel primo faccia a faccia con i «blues» resta alto. Anche se il tecnico ieri sera confidava di essere sereno e di sperare nell’ annullamento della sanzione una volta accertata la verità.

IL FATTO – Per il Napoli, la partita in casa del Villarreal era fondamentale per superare il girone ed accedere agli ottavi di finale di Champions. Occorreva solo vincere dal momento che un solo punto separava i partenopei dal Manchester City. Il primo tempo terminò a reti bianche. Lavezzi e soci sentivano troppo l’impegno e non riuscivano a sbloccarsi. Ad inizio di ripresa, i giocatori del Villarreal sembravano ancora più minacciosi. Ed al nono, mentre Nilmar temporeggiava nel raccogliere un pallone terminato in fallo laterale, vicino alla panchina del Napoli, Mazzarri lo spinge, corre lui a prendere la sfera per invitare i suoi ad accelerare i tempi. Ne nasce un battibecco. L’arbitro norvegese, Moen, giovane e con poca personalità, s’avvicina alla panchina ed espelle Mazzarri. Sarà Frustalupi a dirigere le operazioni in campo mentre il tecnico seguirà la gara da un televisore situato nell’antispogliatoio.
LA GIUSTIFICA- Mazzarri ha sempre affermato che la sua intenzione era solo quella di guadagnare tempo. Giammai avrebbe colpito il calciatore (come dimostrano i filmati) e che sarebbe stato Nilmar ad avvicinarsi a lui con fare minaccioso (sempre dimostrato dal video). In realtà, lo scatto fulmineo del tecnico era anche per dare una scossa ai suoi. C’è chi usa anche questo. Ma senza alcuna intenzionalità dolosa. Sarà l’avvocato Grassani nel ricorso a presentare tutte le motivazioni a discolpa del tecnico. Intanto Mazzarri, pur non lasciando trasparire amarezza, non si rassegna all’idea di dover seguire Napoli-Chelsea, o anche la gara di ritorno, dalla tribuna.
LA FIDUCIA- Ha detto l’avv. Grassani: «Per noi sono troppe due giornate. Ricordiamo che per una espulsione deve esserci una giornata sola. Mazzarri non cercava sicuramente il giocatore, anzi era l’avversario che cercava il tecnico. L’intenzione di Mazzarri era di velocizzare i tempi di gioco. Nessuna conseguenza per Nilmar ed è stato anche un episodio isolato. Puntiamo alla revoca anche se sarà difficile. Diversamente, chiederemo la riduzione ad una giornata» .
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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