M come Mazzarri o anche Mourinho: e poi M come Meditazione, da consumare standosene rinchiuso nei propri pensieri, riflettendo su quel Napoli ch’è legittimo figlio suo pure negli atteggiamenti. S come Siena e però anche come Sospirone (di sollievo) o come Silenzio, ch’è un angolo nel quale il Mazzarri in perfetto stile-Mourinho lascia i microfoni, i taccuini e le domande a Nicolò Frustalupi, il vice con delega Speciale per intrattenersi sugli argomenti del giorno, su una vittoria che scaccia la “crisetta” generata dalle quattro Sconfitte consecutive e concede un Buon Natale a tutti, senza Stress (ovviamente).
CHE GRUPPO! – Siena 0, Napoli 2: e detta così sa di impresa, di capolavoro che va a rimettere insieme i cocci psicologici d’un dicembre nerissimo e che ora invece più azzurro non si può. «Perché, giova ricordarlo, senza la penalizzazione saremo secondi in classifica. E poi perché è venuta da una gara insidiosa, interpretata in una certa maniera, una vittoria che ci restituisce qualcosa che il destino ci aveva tolto. E’ vero, non eravamo reduci da un gran momento: per contro il Bologna in coppa Italia siamo usciti al 90′; e contro il Bologna, in campionato, siamo stati battuti nel finale, mentre eravamo addirittura in vantaggio. Spesso si dà valore solo al risultato e si dimenticano certi dettagli o certi particolari che finiscono poi rivelarsi determinanti. Ma il gruppo, a Siena, ha dimostrato di essere compatto: e non c’era bisogno dell’abbraccio tra Maggio e Mazzarri per averne conferma».
CHE STAGIONI! – Parla Frustalupi e chiaramente (ci mancherebbe) è come sentir Mazzarri, ma mica per l’intercalare, bensì per i concetti, per le valutazioni, per le considerazioni che partono dall’ottobre del 2009, dall’inizio di un ciclo fantastico e che non poteva essere (irrimediabilmente) “sporcato” da un dicembre che manco i Maya avrebbero previsto così catastrofico: «C’è unità d’intenti e ciò lo ha ribadito questa gara con il Siena, divenuta più complicata del solito. Ci mancavano calciatori importanti e però questo non rappresenta un alibi: ma nella ripresa, quando ci siamo scossi in maniera concreta, abbiamo avuto una serie di occasioni che potevamo concretizzare. Però ci sta che quando tutto ti va storto, tu non riesca a fare quello che vorresti o che in genere sai fare. Poi la reazione finale, in linea con l’atteggiamento solito. Rispetto all’anno scorso, abbiamo otto punti in più e, riflettendo, per quanto ottenuto in queste quattro stagioni, i ragazzi andrebbero solo ringraziati».
CHE FUTURO? – Stavolta non c’entra il calo di zuccheri, stavolta Mazzarri sceglie di defilarsi e di lasciare che le luci della ribalta per una vittoria che è più appagante d’un brindisi di buon Natale illuminino il volto disteso di Nicolò Frustalupi, un erede destinato alla panchina, non quello ora “stirato” di chi prende a pugni pure il vento: «Pure stavolta i ragazzi hanno speso sino all’ultima goccia di sudore. Il rendimento in questa stagione è eccezionale, stiamo viaggiando ad un ritmo superiore al passato però è chiaro che se la Juventus dovesse continuare a viaggiare a questa velocità, si giocherebbe solo per il secondo posto. Il Napoli guarda a se stesso, siamo contenti per aver superato l’ostacolo Siena, per aver vinto contro un’avversaria brava nel chiudersi. Questa è la nostra quinta vittoria esterna».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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