Il Napoli a Marassi troverà Tagliavento di Terni a dirigere la gara con la Samp. S’erano lasciati dopo quel furibondo dopo partita di Pechino, al termine della sfida di Supercoppa Italiana vinta dalla Juve ai supplementari per 4 a 2 che costò anche la squalifica di Dossena per due turni. Ma Tagliavento, direttore di gara internazionale, che a Pechino fungeva da arbitro d’area, poco c’entrava con le decisioni contestate dal Napoli in quel faccia a faccia con i bianconeri: l’espulsione di Pandev, segnalata dall’assistente Stefani; quella di Zuniga per doppia ammonizione, sanzionate dall’arbitro Mazzoleni; ed il fallo da rigore su Vucinic indicato dall’altro assistente d’area, Rizzoli. Un rigore contro, tre espulsioni (compresa quella di Mazzarri) ed anche un referto finale costato la squalifica a Dossena. Il Napoli disertò la premiazione per protesta e De Laurentiis andò su tutte le furie per i torti subiti e soprattutto per le squalifiche che poi si sarebbero scontate in campionato. Ma Paolo Tagliavento era solo uno dei sei arbitri chiamati a garantire il buon andamento di quella partita e peraltro non incise in alcun episodio contestato dal Napoli in quel velenoso pomeriggio vissuto al “Nido d’Uccello”. Il club presieduto da De Laurentiis non ha lasciato trapelare alcun tipo di dissenso sulla designazione arbitrale per la gara con la Samp, anche se in questo particolare momento del campionato avrebbe preferito non incrociare uno dei sei arbitri presenti a Pechino; anche se a a Catania c’era Bergonzi che in Supercoppa fungeva da quarto uomo.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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