Le convinzioni sono quelle di sempre. Anzi di più. Mazzarri ha elogiato il Napoli in pubblico nella conferenza stampa post Atalanta. E lo ha fatto ieri negli spogliatoi alla ripresa del lavoro a Castelvolturno. Questione di centimetri, tante occasioni che non si sono tramutate in gol per un soffio. Bisogna crederci e andare avanti, il trend tornerà positivo. E la classifica dice terzo posto, cioè pieno rispetto dei programmi.
Lavora sul morale della squadra. Mazzarri, uno stratega e uno psicologo. Sa benissimo quando rincuorare tutti dopo una sconfitta e in un momento particolare. E ieri era proprio uno di quei momenti. Anche padre di famiglia, quello che sa bene i momenti in cui bisogna confortare il gruppo, come sa quando è il momento di richiamare tutti (dopo il pareggio di Catania). E poi avanti con la filosofia di sempre. Non si guardava la classifica quando il Napoli era primo con la Juve, non si guarda adesso che è a sei punti di distacco dai bianconeri. Soprattutto non c’è un obiettivo ben prefissato, se non quello di ottenere il massimo da ogni partita per arrivare il più in alto possibile.
La squadra lo ha convinto a Bergamo e infatti Mazzarri è orientato ancora a confermarla, confidando nel recupero di Cavani dal primo minuto, ovviamente. L’idea è di riproporre tutti quelli di Bergamo dall’inizio e poi operare il turnover, più moderato per il match di Europa League contro il Dnipro, partita che a questo punto diventa decisiva per la qualificazione al turno successivo. Il tecnico dovrà solo verificare la condizione atletica di tutti dopo due partite ravvicinate e verificare il minutaggio complessivo delle ultime quattro partite comprese quelle con la Juve e il Dnipro. L’unico che le ha giocate tutte è stato Gamberini, che però Mazzarri ha sostituito nel finale del match di Bergamo. L’ex viola ha avuto un rendimento molto alto ed è probabile che venga ancora riconfermato anche contro il Torino. Lo stop potrebbe essere determinato solo dal rischio infortunio, in questo caso giocherebbe Aronica. Britos ora deve riguadagnare posizioni e probabilmente avrà la sua chances in Europa League.
Un’altra novità potrebbe essere quella di Dzemaili a centrocampo, anche questo discorso legato al minutaggio e al rischio infortuni. Behrami ha stretto i denti e giocato sia pure non al massimo contro il Chievo, atteggiamento molto apprezzato dall’allenatore toscano ma andrà verificata la sua condizione fisica. Mazzarri che difende la squadra ed è sempre esposto in prima persona per far tirare fuori il massimo a tutti. Il massimo lo chiede innanzitutto a se stesso, deve trovare le motivazioni e le energie dentro di sé per trasferirle alla squadra. Prima del Chievo Verona respinse con grande fermezza le critiche per dare un ulteriore segnale.
La sconfitta con l’Atalanta, frutto di episodi, così come quella di Torino. Non gira benissimo in questo momento, a differenza di come vanno le cose in casa Juve. Ed è anche su questo aspetto che sta lavorando: tirare su il morale della squadra, dopo averlo tirato su a se stesso. Una giornata di riflessione e di lavoro sui suoi pensieri. La voglia di ripartire con una vittoria sul Torino confidando sull’effetto San Paolo e sulla spinta dei tifosi. C’è da superare questo momento per poi ripartire forte pure in trasferta.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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