Un giovedì cominciato a Castelvolturno a metà mattinata e concluso in tardo pomeriggio. Mazzarri ha preparato la sfida della Juve, studiato ogni minimo particolare da quello tattico a quello psicologico. E ha deciso di far svolgere la rifinitura oggi pomeriggio al San Paolo, per far abituare gli azzurri al nuovo manto erboso. Oltre ovviamente alle scelte con l’undici già deciso per la supersfida contro la Juventus. Già perchè stavolta c’è spazio solo per le certezze, niente dubbi a cominciare da quelli di formazione. Mazzarri si affida ai titolarissimi, agli uomini di tante battaglie, temprati alle grandi partite, quelli della Champions League, gli azzurri che hanno fatto grande il Napoli in questi anni.
C’è Pandev in attacco al fianco di Cavani, mai come stavolta un vero e proprio ballottaggio con Insigne non c’è mai stato. L’ex interista era il prescelto per giocare titolare contro la Juve, anche per questo a Udine è stato impegnato solo nell’ultima mezz’ora. Mazzarri infatti deve fare i conti anche con il dispendio di energie, nelle ultime due settimane gli azzurri hanno giocato nuovamente ogni tre giorni e rispetto alla Juve avranno un giorno e mezzo in meno di recupero. Ecco perchè sulle fasce ci sarà sicuramente un’alternanza, giocano Maggio e Zuniga tenuti a riposo al Friuli, escono Mesto e Armero. Poi tutti i titolarissimi, la difesa con Campagnaro-Cannavaro e Britos. Inler e Behrami coppia centrale e Hamsik in appoggio agli attaccanti.
Il lavoro tattico, lo studio dell’avversario, la grande attenzione per tutte le giocate dei bianconeri, a cominciare da quelle su calci piazzati e dalle ripartenze. Napoli convinto dei propri mezzi ma con l’atteggiamento di grande umiltà, cioè pronto a non lasciare un centimetro di spazio ai bianconeri in ogni zona del campo. Una fase difensiva feroce, questo chiederà Mazzarri, non concedere nulla ma proprio nulla alla Juve e poi provare a colpire con le giocate classiche da Napoli. Insomma il Napoli dei grandi appuntamenti con una concentrazione e una massima attenzione su ogni pallone. E poi l’aspetto psicologico. Il lavoro sul gruppo e sui singoli, il rafforzamento dell’autostima, soprattutto la tranquillità conferita a tutti, a cominciare dagli attaccanti. Niente apprensione e guai a intestardirsi, il gol arriva facendo le solite giocate, con naturalezza. Ed ecco perchè più che mai modulo e meccanismo saranno quelli che Mazzarri ha portato avanti i questi quattro anni di Napoli con grande successi. E non caricare troppo la sfida perchè le motivazioni sono già tante. Una partita che dovrà essere vissuta come una finale, come sempre, come dovranno essere vissute le prossime partite, tutte finali da qui al termine del campionato. Questa è la metodologia di lavoro del tecnico, così ha affrontato tutte le vigilie importantissime come quelle di Champions. Concentrazione e convinzione sulle giocate da fare in campo e fiducia ma senza lasciarsi prendere dalla pressione.
Gli azzurri hanno recepito, sono pronti. Così Behrami a Radio Marte: «Sarà una gara emozionante, il San Paolo pieno ci darà una spinta in più. Ora è il momento di capire se possiamo lottare per qualcosa di più importante oppure per tenerci stretto questo secondo posto. Maradona? Un simbolo della città di Napoli e sicuramente le sue parole ci hanno confortato».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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