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Mazzarri rilancia il Napoli: «Mai fallito con le grandi»

Oggi a San Siro contro il Milan l’allenatore azzurro chiede ai suoi una gara da ricordare

Sorridente, disteso, prodigo di complimenti anche per il rivale d sempre Allegri. Carica Lavezzi, spera che Cavani possa vincere il confronto con Ibrahimovic, ribadisce il suo concetto sugli errori arbitrali, spiega le difficoltà di Inler ad inserirsi perfettamente nel modulo Napoli. Parte dal Cesena.

«Abbiamo fatto 70 minuti di possesso palla e non siamo riusciti a vincere, perciò l’amarezza non passa. La squadra in linea di massima sta bene e di fronte a una squadra importantissima come il Milan vediamo se mostrerà l’atteggiamento giusto».

Contro le grandi Napoli sempre all’altezza.

«Secondo me c’è molto di casuale ma va bene perché è sintomo che la squadra è cresciuta in personalità, non entra intimorita in campo. Spero di non essere smentito al Meazza, sono curioso di vedere come affronteremo la gara, al di là del risultato»

 Episodi arbitrali. Mazzarri conferma:

«Sono da 33 anni nel calcio e ribadisco: i bilanci si fanno sui punti ma guardo la prestazione. Se si vede che il Napoli ha qualche punto in meno c’è anche una terza componente da consideare, l’arbitro. Sbagliamo noi, sbaglia anche l’arbitro. L’errore col Cesena ci è costato due punti. Ritengo giusta una riflessione degli arbitri».

Torna Lavezzi, rientro fondamentale.

«Il Pocho deve giocare in funzione della squadra. Torna da un infortunio mi aspetto una sua grande partita, nelle due fasi di gioco, contro grandi squadre come il Milan, occorre far bene anche quella passiva. Questo riguarda il Pocho e gli altri».

Milan-Napoli, che tipo di partita sarà?

«Allegri è un allenatore esperto, conosce noi come noi conosciamo loro. Abbiamo provato altre cose perché sfruttiamo bene le fasce. Come facciamo altre volte proveremo più vie. Il Milan ha perso l’ultima partita ma ne aveva vinte tante passeggiando contro squadre che invece a noi hanno creato problemi. Un incidente di percorso ci sta, poi contro la Lazio che è una delle più forti. Anzi, troveremo un Milan concentrato perché è abituato poche volte a perdere e vorrà riscattare la sconfitta».

Il Napoli fatica nel primo tempo.

«In alcune partite ci è venuto il braccino, la paura di prendere subito il gol. Importante è la prestazione anche se i risultati sono condizionati dagli episodi. Lo dissi anche contro il Milan all’andata, tutti erano euforici per il 3-1, dissi che noi eravamo stati perfetti e facemmo tre contropiedi e tre gol, il Milan non fu inferiore a noi»

 Ibra-Cavani, chi può incidere di più?

«Sono i due maggiori finalizzatori, due campioni, uno è molto giovane Cavani, Ibrahimovic è più forgiato ma Edi si sta abituando ed è in bel momento di forma. Dipenderà molto da come le due squadre aiuteranno uno o l’altro giocatore».

Allegri secondo scudetto, Napoli coppa Italia: firmerebbe?

«Non firmo nulla, l’obiettivo è fare il massimo in ogni competizione, vorrei recuperare in campionato e andare avanti nelle coppe».

Napoli grande con le grandi.

«Non voglio fermarmi a queste statistiche: noi e il Milan siamo le uniche ancora impegnate su tre fronti, può capitare di perdere qualche punto in più. Abbiamo superato il turno con l’Inter, un obiettivo superato e abbiamo passato il turno di Champions con 11 punti. L’anno scorso in Europa League abbiamo totalizzato solo 7 punti. È normale che in un momento dell’anno qualcuno sia meno in forma. Io in estate stavo con i piedi per terra»

 Napoli, squadra che ha commesso meno falli.

«Vuol dire che è propositiva. E gli arbitri devono aiutare chi gioca al calcio».

Inler, gioca a due tocchi; rallenta la manovra?

«Non sempre puoi giocare di prima, Inler era meno abituato, gestiva la palla perché l’Udinese giocava in maniera diversa, può darsi che faccia un po’ fatica a entrare nel nostro modo di giocare. Inler sta lavorando per sveltire questa velocità d’azione».

 

Fonte: Il Mattino

 

La Redazione

P.S.

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