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Mazzarri: “Ricordiamoci che siamo il Napoli”

Il tecnico si aspetta una prova d'orgoglio dopo la sconfitta di Torino

Azzerare e ripartire. Magari anche da subito se è possibile, per riacquistare morale. Non è la prima volta che a Mazzarri capita di dover gestire una sconfitta. Lui sa trovare sempre le parole giuste per archiviare un passo falso e guardare avanti con ottimismo. Ormai è entrato in totale sintonia con lo spogliatoio che gli basta poco per azionare lo “stop and go”. Ieri mostrando il video dei prossimi avversari, gli ucraini del Dnipro, imbattuti in casa sia in campionato che in Europa League, il tecnico toscano ha tenuto a ribadire fiducia e stima nel gruppo, nonché a concentrarsi sui prossimi impegni, pensando però uno per volta: domani il Dnipro, domenica il Chievo Verona, quindi l’Atalanta, appuntamento infrasettimanale.

REAZIONE – Mazzarri si aspetta uno scatto d’orgoglio già domani sera anche se in campo scenderanno nove undicesimi nuovi rispetto a quelli che erano presenti a Torino. «Ricordiamoci che siamo il Napoli e che dobbiamo andare a testa alta anche in Europa». Poi rivolto alla platea ha aggiunto: «Qualcuno resterà qui per prepararsi perbene per la partita con il Chievo Verona, inutile che si sottoponga ad un viaggio stressante». Alludeva ad Hamsik che è squalificato ed a Maggio e Campagnaro che hanno bisogno di tirare il fiato.  Non è la prima volta che Mazzarri riceve risposte positive da un gruppo che è andato cementandosi di anno in anno. Il Napoli è riuscito sempre a rialzare la testa dopo un k.o. L’anno scorso è capitato nei momenti più critici, quando sembrava che stesse per aprirsi una crisi tecnica: dopo lo scivolone interno con la Roma; la mazzata con l’Atalanta sempre al San Paolo e dopo la sbandata in casa con il Bologna. «Merito di questi ragazzi che hanno valori morali altissimi. Sono orgoglioso di loro e sicuro che reagiranno sempre» , ribadisce ad ogni occasione Mazzarri.
SIMBIOSI – Se c’è un merito che va riconosciuto al tecnico del Napoli è quello di essere entrato così in simbiosi con lo spogliatoio da ottenere sempre risposte importanti sul campo. E neanche le ultime sue esternazioni hanno scalfito il rapporto di reciproca fiducia che esiste tra tecnico e calciatori. Se qualcuno ha pensato che le parole di Mazzarri circa il suo futuro possano aver scalfito la concentrazione dei calciatori sul campionato o sull’Europa League, si sbaglia. Cannavaro e soci sanno bene quanto l’allenatore sia attaccato al Napoli ed al suo lavoro e smaniano dalla voglia di riscattarsi dopo la sconfitta con la Juve. Sanno anche che Mazzarri non tollera cali di tensione e che sarebbe pronto a relegare in panchina chi minimamente dovesse accusare flessioni immotivate. Ma già ieri si respirava un clima di grande distensione all’interno dello spogliatoio partenopeo. «Ridimensionati noi? Se ne accorgeranno» , si è lasciato scappare qualcuno dei protagonisti della sfida di Torino. Domani sera, a partire da De Sanctis a Cavani, saranno i primi a sostenere i compagni impegnati al Dnipro Arena. Il primo kappaò in campionato ha prodotto l’effetto di caricare ancora di più quella che resta l’antagonista principe della Juventus. Ora è subentrata rabbia e voglia di riscatto immediato, a Mazzarri sono bastate poche parole.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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