Non vuole sentir parlare di classifica, di anti-Juve, di corsa-scudetto. Walter Mazzarri non ha alcuna intenzione di alzare la testa dal manubrio. E con lui vorrebbe che a pedalare fossero i calciatori, i dirigenti, tutti coloro che appartengono al mondo-Napoli. Impresa difficile. Fuori del San Paolo, nonostante la pioggia torrenziale, si festeggia ad un primo posto seppure momentaneo ma soprattutto ad una domenica da trascorrere comodamente davanti al tv e vedere cosa farà la rivale di sempre. «Scusate – esordisce Mazzarri – ma non riesco proprio a guardare la classifica ed a cambiare mentalità e atteggiamento. Mi concederò due giorni di riposo e per due giorni non parlerò di calcio. Anzi sto già pensando alla gara di sabato quando avremo tanti nazionali che arriveranno solo all’ultimo momento e non si alleneranno con noi. Ma per continuare a crescere, non dobbiamo distrarci ed insistere sulla strada tracciata in questi tre anni e mezzo. Dobbiamo pensare che ogni partita sarà difficile, come abbiamo visto anche stasera e come avemmo modo di vedere a Parma. Mai abbassare la guardia e provare fare prestazioni come questa con il Catania. Alla fine poi vedremo e tireremo le somme. Ma vi assicuro che non mi interessa cosa faranno gli altri» .
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