Dalle pagine di Tuttosport:
” La rabbia per il clamoroso suicidio si pesa attraverso i comportamenti. Nel Napoli non parla nessuno. Gli azzurri trascinano via dal San Paolo i loro trolley e si proteggono con le cuffie in testa, sguardi bassi per non sentire e non vedere nessuno. Ma soprattutto per evitare di commentare l’azione che ha permesso al Toro di acciuffare l’insperato pari. E stato il club a imporre il silenzio ai calciatori: non si può mai sapere, magari ci scappa qualche parola poco carina nei confronti di Aronica . Spetta solo a Mazzarri commentare l’1-1, e il tecnico spiega lo scivolone attraverso due elementi: la bravura degli avversari e l’ingenuità dei propri. «Complimenti al Torino – dice – che ci ha messo in difficoltà, legittimando la sua imbattibilità esterna. Noi dobbiamo migliorare, avendo sprecato l’occasione per chiudere la gara prima del gollonzo concesso a Sansone . Bisogna crescere ancora, per reggere le tensioni da squadra di vertice, mentre ora dobbiamo sempre attaccare e pressare anche sul vantaggio minimo. Comunque non drammatizzo, è stato un incidente». Un sinistro imprevisto, impensabile. Mazzarri era uscito dal campo per l’espulsione post-proteste tra gli applausi del pubblico, diventati a fine gara fischi assordanti diretti alla squadra. La reazione di una piazza delusa e disillusa. E d’obbligo per Mazzarri porre l’accento sulle reali ambizioni del Napoli: «Questa estate non so perchè si è fatto credere ai tifosi che potevamo vincere il campionato. Si è creata un illusione che ora porta a questa delusione». Chissà che non sia un bene per il Napoli tornare outsider di Juve ed Inter, guardando il bicchiere mezzo pieno di un terzo posto arricchito dall’essere la miglior difesa della serie A. Non è un passo indietro, bensì un corretto riposizionamento del Napoli che appare stanco e anche giù di corda per il periodo-no in chiave risultati? Come si fa ora a tenere alto il morale del gruppo che sembra aver perso lo spirito guerriero”?
La Redazione
P.S.
