Un boccone amarissimo. La qualificazione del Napoli è appesa a un filo sottilissimo di speranza. Voleva delle risposte, Walter Mazzarri, le ha avute: il Napoli ha una sola squadra, la teorica seconda è stata una illusione. Sei gol incassati nelle ultime due partite europee; soprattutto quelle amnesie difensive sulle palle inattive che già esistono quando in campo vanno i titolarissimi, figuriamoci quando ci va chi titolarissimo non è.
SPERANZA – A quell’esile filo di speranza si aggrappa Mazzarri: «Il Napoli è ancora in corsa» . Cerca qualche motivo di conforto: «A differenza di Eindhoven non abbiamo demeritato. In ogni caso ci sono ancora tre partite, due delle quali in casa, quindi ce la giochiamo» . Ma sa bene che le polemiche sulle sue scelte saranno inevitabili: «Il turn over mi serviva per valutare la rosa. A gennaio si riaprirà il mercato e questi ragazzi devono essere ancora valutati. Oggi abbiamo visto le difficoltà, abbiamo notato la diversità di rendimento dopo l’ingresso di Pandev e Cavani. Conosco la differenza tra giocare in A, in B o in Cile. Intuivo che alcuni di questi ragazzi non fossero pronti» .
ANALISI – Ammette, il tecnico, i limiti del Napoli-due: «Si fa fatica quando in campo va chi gioca meno, ma abbiamo giocato meglio di Eindhoven, abbiamo fatto di più anche nel primo tempo, in un campo del genere andare in svantaggio al primo minuto è un handicap, per giunta non c’era la punizione da cui è nato il primo gol. Abbiamo fatto un grande secondo tempo, preso un palo, segnato un gol, il portiere ucraino ha fatto grandi parate. La terza rete è stata il frutto di un’altra disattenzione. Il risultato inganna, invece contro il Psv meritammo la sconfitta» . Ma non è piaciuta la prestazione ai tifosi che non hanno accolto con entusiasmo il lancio delle maglie. Dice Mazzarri: «Rispetto i tifosi, pagano il biglietto e possono esprimere il proprio gradimento o sgradimento. Ma i ragazzi si sono impegnati al massimo» . Torna sui giovani: «Insigne viene dalla serie B, gestendolo nel modo giusto esploderà, ma non bisogna forzare le situazioni. Anche Vargas ha bisogno di capire meglio il nostro calcio. Non dimenticatevi a che livello è arrivato il Napoli: tre anni fa nemmeno si pensava di poter ritrovare l’Europa. Ora dopo due partite non felici si storce il naso. Bisogna essere equilibrati» .
FUTURO – Torna sul discorso degli esami: «Una rosa come la nostra va valutata perché in estate si fanno delle scelte, si prendono ragazzi giovani che vanno tenuti allenati e lo si può fare solo in Europa League. Poi abbiamo avuto alcune risposte importantissime. Quando Pandev non gioca al massimo molti dicono che qualcun altro dovrebbe giocare al posto suo. Io dico che gli altri devono crescere. Non abbiamo una rosa di top players. La crescita ha bisogno di queste tappe» . La sconfitta ha sottolineato il solito tallone d’Achille: «Sulle palle inattive sino alla partita con la Juventus avevamo fatto grandi progressi rispetto al passato. Ieri avevamo in campo una squadra più piccola, con meno fisico. Ma nonostante tutto dopo la Juve siamo la seconda difesa della serie A» .
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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