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Mazzarri: “Per noi il secondo posto vale come uno scudetto”

Il tecnico azzurro: "Nel primo tempo il Pescara si chiudeva bene e noi siamo andati in difficoltà, bene nella ripresa"

«Ora pensiamo a conquistare questo secondo posto che per una squadra come il Napoli vale quanto lo scudetto». Walter Mazzarri è felice. La modestia del Pescara non doveva trarre in inganno perché questa per lui e per la sua squadra era un esame di maturità. Addosso una enorme pressione, davanti la possibilità di allungare ancora in classifica e di trasferire la tensione sulle spalle del Milan. Non vuole concedersi distrazioni, soprattutto di mercato: «Non parlo del futuro». Non lo smuove nemmeno l’annuncio di De Laurentiis: un triennale per tenerselo stretto. «Non parlo, aspettiamo la fine del campionato, deciderò allora. Alla fine della stagione parlerò con me stesso e vi dirò quel avrò deciso. Se il presidente mi aspetterà… ». De Laurentiis sembra intenzionato ad attenderlo: «In questi quattro anni ho fatto qualcosa di importante per la società, è comprensibile che venga cercato e che venga anche aspettato».

MATURITA’ – I numeri, d’altro canto, sono chiarissimi. Con quattro partite a disposizione può migliorare largamente il record di punti fissato nella stagione del terzo posto (settanta e ne ha già messi insieme sessantanove). «La crescita della squadra durante questa gestione tecnica è stata esponenziale», sottolinea. Il secondo posto riaprirà le porte della Champions: senza passare per il preliminare, senza la fatica che determina una stagione più lunga rispetto a quella degli altri contendenti. Aggiunge: «Questa squadra può ancora crescere». Perché la prossima volta non dovrà finire come lo scorso anno quando l’eccesso di attenzione europea si trasformò in numerose delusioni nazionali: «Cosa è mancato allora? Semplice: la maturità. Il prossimo anno i giocatori saranno più esperti e riusciranno a gestire meglio campionato e Champions. Insomma, vedrete che non si ripeterà quello che è avvenuto un anno fa».

ELOGI – Sono tutti per Inler che ha avuto il merito di sbloccare il risultato (con la collaborazione di Capuano): «Sono contento per lui, ha fatto una buona partita ha ritrovato la migliore condizione. Stava attraversando un momento difficile, bersagliato dalle critiche. Ieri ha dimostrato quello che vale. In questo momento ho a disposizione centrocampisti in ottima forma come Inler, Behrami, Dzemaili. Un allenatore non può chiedere di più». Durante la partita ha rimproverato Dzemaili che colpito è rimasto a terra pur potendo rimettersi subito in piedi: «Non dobbiamo mollare sul ritmo, io voglio una squadra che abbia sempre lo stesso atteggiamento». Non gli era piaciuto il primo tempo: «Il Pescara centralmente si chiudeva molto bene, bisognava girare la palla sugli esterni. Non era facile, Pelizzoli ha parato due, tre palle difficili. In questi casi può subentrare la frenesia e semmai prendi gol in contropiede. E’ andata bene: abbiamo fornito una grande prova di maturità. A centrocampo ora lavoriamo meglio, Dzemaili sta facendo bene da mezz’ala e siamo tornati quelli dell’inizio della stagione».

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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